La manifestazione arriva due giorni dopo la decisione dei leader europei di accordare al Regno Unito due opzioni di rinvio. May ai deputati: "Terzo voto solo se c'è sostegno"
Sono oltre un milione i partecipanti alla manifestazione a Londra per chiedere un secondo referendum sulla Brexit. Lo fanno sapere gli organizzatori del corteo, la piattaforma 'People's vote'. Intanto ha raggiunto la cifra record di 4,3 milioni di firme la petizione on line per chiedere al Parlamento britannico la revoca dell'articolo 50, che regola il divorzio di uno Stato membro dall'Ue. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che il numero è superiore alle firme raccolte raccolte dai pro-Remain che chiedevano un nuovo referendum.
A Londra i manifestanti sono partiti da Park Lane verso Parliament Square. Davanti a Westminster è stato montato un palco per permettere ad alcuni dei molti politici presenti di rivolgersi alla folla. Fra gli oratori, come cita la Bbc, il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, il vice leader del Labour, Tom Watson (ma non il leader Jeremy Corbyn, assente), il conservatore pro Remain Dominic Grieve, il LibDem Vince Cable, la pasionaria ex Tory Anna Soubry, la premier della Scozia (Snp), Nicola Sturgeon. In strada sventolano bandiere dell'Ue, britanniche e scozzesi, fra cartelli e slogan come: "Revochiamo l'articolo 50", "Vogliamo un altro Voto del Popolo", "Amiamo l'Ue", ma anche "Amo il socialismo, odio la Brexit". La manifestazione arriva due giorni dopo la decisione dei leader europei di accordare al Regno Unito due opzioni per un rinvio della Brexit oltre la data prevista del 29 marzo, fissandola al 12 aprile.
Fiera oppositrice del divorzio, la premier scozzese Sturgeon ha esortato tutti coloro che rifiutano la Brexit a "cogliere al massimo l'opportunità" offerta da Bruxelles. "Dobbiamo evitare sia la catastrofe di un 'no deal' sia il danno causato dal pessimo accordo della premier Theresa May", ha dichiarato. "La decisione dell'Ue di rinviare almeno il 12 aprile ha aperto una finestra e quelli di noi che si oppongono alla Brexit devono cogliere l'opportunità", ha poi aggiunto. L'opzione di un secondo referendum è stata respinta dalla Camera dei Comuni il 14 marzo, e incontra anche l'opposizione di May, ma i suoi sostenitori sperano che nel caos in cui è piombato il Regno Unito resti un'opzione inevitabile.
Intanto Theresa May non esclude di poter rinunciare la settimana prossima a un terzo voto di ratifica dell'accordo sulla Brexit l'Ue, se dovesse "apparire che non c'è sufficiente sostegno" alla Camera dei Comuni. Lo scrive la stessa premier in una lettera inviata a tutti i deputati in cui ricorda come il suo accordo "sia la migliore soluzione" per evitare un 'no deal'.
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