Chi è il candidato alle presidenziali: ex sindaco di San Paolo, ha sostituito il fondatore del Pt ora in carcere per corruzione che ha fatto appelli per lui

Fernando Haddad, intellettuale di sinistra e delfino dell'ex presidente Lula, è diventato il candidato del Partito dei lavoratori (PT) a meno di un mese dal primo turno delle presidenziali del 7 ottobre in Brasile. Il 55enne ex sindaco della città di San Paolo ha sostituito l'ex presidente e fondatore del PT Luis Inacio Lula da Silva, dichiarato incandidabile dalla magistratura mentre è in carcere a Curitiba per una condanna in secondo grado per corruzione.

Il nome di Haddad, iscritto al PT dal 1983, aleggiava da mesi in vista della possibile sostituzione. Ma mentre Lula anche dal carcere godeva di quasi il 40% delle intenzioni dichiarate di voto, Haddad all'inizio della campagna elettorale era poco noto ai brasiliani. E ha dovuto così non solo contrastare l'effetto delle accuse di corruzione al partito, ma anche farsi conoscere e tentare di presentarsi come "la voce" di Lula. La sua sfida più difficile è stata di fatto tentare di ereditare i voti per Lula. Tuttavia, sembra non esserci riuscito fino in fondo: è arrivato al secondo turno, dove secondo le previsioni sarà però sconfitto dal candidato di estrema destra e nostalgico della dittatura, Jair Messias Bolsonaro. Lula ha fatto appello ai suoi sostenitori perché votino Haddad e la sua candidata vice, la giovane Manuela d'Avila del Partito comunista brasiliano (Pcdob).

Il PT usa lo slogan "Haddad è Lula", ma il primo ha un profilo da intellettuale ben diverso da quello dell'ex operaio sindacalista. Anche per questo la sua candidatura fatica a far presa nelle regioni più povere, come quelle del Nordest, feudo elettorale di Lula. Di diverso dal suo 'mentore', Haddad ha anche l'indole: è spesso soprannominato "tranquillone", per i suoi modi pacifici e sorridenti opposti a quelli dell'impetuoso 72enne.

Nato a San Paolo da immigrati libanesi, Haddad ha una carriera accademica ed è stato analista degli investimenti per la banca brasiliana Unibanco. Laureato in Giurisprudenza, ha un master in Economia e un dottorato in Filosofia, poi ha insegnato come docente di Scienze politiche nella stessa università di San Paolo dove ha studiato. Nel 2001 è stato nominato sottosegretario alle Finanze e allo Sviluppo economico della grande città brasiliana, incarico che ha ricoperto per due anni. Nel 2003 è stato chiamato a lavorare a Brasilia come consulente speciale del ministero della Pianificazione e delle finanze. Nel luglio 2005 è poi stato incaricato come ministro dell'Educazione nel governo di Lula, restando poi sino al 2012 nel governo della presidente Dilma Rousseff. Ha lasciato per candidarsi a sindaco della sua città natale, la capitale economica della nazione.

Haddad non ha grande esperienza come candidato: ha corso due volte per la carica di primo cittadino di San Paolo, vincendo nel 2012 grazie anche all'appoggio di Lula e perdendo la seconda nel 2016, in pieno caos del suo partito per lo scandalo Petrobras e per l'impeachment di Rousseff. All'inizio di settembre, anche Haddad è stato toccato da uno scandalo corruzione: la Procura pubblica lo ha accusato di corruzione, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere, in relazione a un'indagine sull'impresa di costruzioni UTC Engenharia che è coinvolta nel maxi scandalo del 'Lava Jato'. L'accusa è che l'impresa abbia versato nel 2012, senza dichiararlo, 2,6 milioni di reais (pari a 560mila euro) alla campagna dell'allora candidato sindaco.

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