È finita dopo nove giorni l'odissea dell'imbarcazione respinta dall'Italia una settimana fa. Renzi: "Un milione di like non vale una vita"
"Welcome home": lo striscione scritto in varie lingue, tra cui il catalano, la lingua locale e l'arabo, ha accolto i migranti a bordo della nave Aquarius sbarcati a Valencia. Verso le 10.30 nel porto spagnolo è attraccata la nave della Ong SOS Mediterranee con 106 migranti a bordo. All'alba era approdata la prima nave, Dattilo, della Guardia costiera italiana, con 274 persone trasferite dall'Aquarius nei giorni scorsi. E poco prima delle 13.30 è arrivata a Valencia anche la terza e ultima nave, Orione, della marina militare italiana, con 249 migranti. È finita così dopo nove giorni l'odissea della nave Aquarius respinta dall'Italia una settimana fa con a bordo 629 migranti. E mentre si continua a lavorare nel porto di Valencia, il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in un incontro pubblico a Seregno (Monza-Brianza), ha commentato: "Ringrazio il governo spagnolo, ma mi auguro che ne accolga altri 66.629, e spero che arrivino anche i portoghesi e i maltesi".
L'Aquarius: "In mare senza viveri" – Qualche ora dopo lo sbarco si è svolta la conferenza stampa del portavoce di nave Aquarius e della Ong Sos Med. Nicola Stalla, italiano di Alassio, responsabile delle operazioni di recupero della Ong, un giovane, bruno maglietta nera, dopo aver presentato l'equipaggio e gli operatori umanitari che hanno contribuito al salvataggio, ha raccontato la vicenda così: "Siamo partiti da Catania oltre una settimana fa e abbiamo ricevuto indicazioni dalla Guardia Costiera per un intervento di salvataggio su alcuni barconi carichi di persone. L'intervento si è svolto nella notte: sei ore di duro lavoro anche perché una delle imbarcazioni si era rovesciata. La Guardia Costiera italiana ci ha detto di caricare a bordo altre 400 persone (oltre le duecento che avevamo salvato direttamente) trasbordate dalle unità della GC italiana. E hanno aggiunto di dirigerci a nord in attesa di indicazioni sul porto di sbarco".
A un certo punto, mentre, come sempre si attendeva l'indicazione di sbarcare in Sicilia o, comunque, in Italia (le unità delle Ong non sbarcano mai senza indicazioni precise dal comando della Guardia Costiera di Roma), è arrivato l'ordine di fermarsi tra Malta e la Sicilia in attesa di definire il porto di sbarco: "Siamo rimasti 24 ore in mezzo al mare con tutta quella gente a bordo senza viveri sufficienti. Siamo stati riforniti dai maltesi. Dopo 24 ore è arrivata l'indicazione di dirigerci verso la Spagna che aveva accettato di accoglierci a Valencia. Siamo stati raggiunti dalle navi Dattilo e Orione che ci hanno scortato: ma sono stati quattro giorni durissimi con il mare grosso e la gente che stava male a bordo. Quello che è accaduto non sarebbe mai dovuto succedere. Queste operazioni dovrebbero concludersi subito nel porto più vicino".
La festa a bordo – Ad accogliere le 629 persone, provenienti principalmente dall'Africa, un team di oltre 2.000 persone, tra cui 1.000 volontari della Croce Rossa e 470 traduttori. Il gruppo di migranti, divisi su tre navi (Aquarius, Dattilo e Orione) secondo quanto riferisce l'autorità di Valencia, è composto da 450 uomini e 80 donne – tra cui almeno sette donne incinte – oltre a 11 minori di 13 anni e 89 adolescenti. Provengono da 26 paesi, principalmente dall'Africa, ma anche dall'Afghanistan, dal Bangladesh e dal Pakistan. La Ong Sos Mediterranee, su Twitter, ha pubblicato un video con i migranti in festa a bordo della Dattilo che ballano e cantano alla vista delle coste spagnole.
"La Aquarius approda in Spagna. Per la prima volta una nave partita dalla Libia e destinata in Italia attracca in un Paese diverso: segno che qualcosa sta cambiando, non siamo più gli zerbini d'Europa", ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Poi a un incontro pubblico a Seregno (Monza-Brianza) ha aggiunto: "Stiamo facendo qualcosa di assolutamente normale, stiamo difendendo i confini nazionali, come promesso in campagna elettorale. L'Italia, consapevolmente o meno, è stata complice del traffico e del business dei migranti. Chi viene qua per portare una cultura lontana dalla nostra e inizia a dire 'togliete il crocifisso, togliete la Pasqua, togliete il Natale, togliete il presepe', sono loro che devono togliere il disturbo".
E parlando del ruolo dell'Italia in Ue ha detto: "È finito il tempo del 'Signor sì, Signor padrone'. È finita la pacchia per i trafficanti di essere umani che hanno preso l'Italia per un campo profughi e si stanno arricchendo con le loro cooperative facendo milioni. Avevamo detto che avremmo bloccato il traffico di esseri umani, gestito anche con le Ong, con queste associazioni tutte straniere, con navi, equipaggi e bandiere straniere. Non siamo mai stati così centrali e ascoltati, al prossimo Consiglio europeo saremo i protagonisti principali, non comparse, adesso se l'Europa c'è ci aspettiamo che passi dalle parole ai fatti", ha detto Salvini riferendosi alle diverse questioni sul tavolo europeo, dai migranti alla sicurezza, all'agricoltura.
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