Una spedizione Greenpeace ha verificato la presenza di materiali inquinanti nel ghiaccio e nella neve
Tracce di microplastiche e altre sostanze chimiche contaminanti sono state trovate da una spedizione di Greenpeace in Antartide, in mare e nella neve. A lanciare l'allarme è la stessa ong ambientalista, che chiede impegno per istituire un 'Santuario oceanico' in Antartide, un'area protetta grande cinque volte la Germania che garantisca protezione all'intero ecosistema.
"Siamo abituati a pensare all'Antartide come a una terra remota e incontaminata, ma ormai l'impronta dell'uomo è evidente, dall'inquinamento ai cambiamenti climatici, fino alla pesca industriale al krill. Questi risultati mostrano che anche le zone più remote dell'Antartide sono contaminate dalla microplastica e da sostanze chimiche pericolose", afferma Frida Bengtsson, della campagna di Greenpeace per la protezione dell'Antartide. E poi ha aggiunto: "È fondamentale agire alla radice per porre fine alla presenza di queste sostanze inquinanti in Antartide, e bisogna istituire un Santuario antartico che garantisca protezione a pinguini, balene e all'intero ecosistema". "In Antartide abbiamo trovato ogni genere di rifiuto dell'industria ittica, come boe, reti e teloni, ed è stata una scena davvero desolante. Li abbiamo raccolti, ma ho capito chiaramente quanto sia importante impedire queste attività pericolose se vogliamo davvero proteggere l'incredibile fauna dell'Antartide", aggiunge Bengtsson.
Dalle analisi di laboratorio condotte sui campioni raccolti durante la spedizione sono emersi dati molto importanti sulla presenza di microplastica nelle acque dell'Antartide, spiega Greenpeace: in sette campioni su otto di acque superficiali sono state trovate microplastiche e microfibre (almeno un frammento di microplastica per litro); e su nove campioni di particolato marino, raccolti con la rete manta, due contenevano frammenti di microplastica. Inoltre le analisi di Greenpeace hanno documentato in Antartide la presenza di sostanze contaminanti come i Pfas, cioè sostanze perfluoroalchiliche.
I campioni sono stati raccolti durante una spedizione in Antartide durata tre mesi, da gennaio a marzo 2018. Greenpeace ha condotto ricerche scientifiche come parte di una campagna volta alla creazione di un Santuario in Antartide: con 1,8 milioni di chilometri quadrati di superficie, il Santuario misurerebbe cinque volte la Germania, rappresentando così la più vasta area protetta sulla Terra. Il progetto è stato proposto dall'Ue e una decisione verrà presa in occasione del prossimo incontro dell'Antarctic Ocean Commission (CCAMLR), a ottobre prossimo.
"La plastica è stata trovata in ogni angolo dei nostri oceani, dall'Artide all'Antartide e nel punto più profondo dell'oceano, la Fossa delle Marianne", sottolinea Giuseppe Ungherese, della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. Poi rinnova l'appello: "Abbiamo bisogno di un'azione urgente per ridurre la quantità di plastica nei nostri mari e creare riserve marine su vasta scala – come un grande Santuario antartico, già richiesto da oltre un milione e mezzo di persone – per proteggere la vita marina e i nostri oceani per le future generazioni".
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