"I britannici hanno riconosciuto che ci sono obblighi, ma il diavolo è nel dettaglio"

Nei negoziati sulla Brexit "non sono ancora stati compiuti i progressi necessari" e "per il momento non credo si possa dire che si possa aprire la prossima fase del negoziato". Così il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, riferendo sulla Brexit davanti alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. "La posizione dell'Ue a 27 è questa: innanzitutto è necessario un accordo sulle condizioni di divorzio e poi si vedrà se potremo vivere felicemente vicini. Il discorso di Theresa May a Firenze non può essere una base negoziale e, come ha detto Michel Barnier, rimane ancora molto lavoro da fare", ha detto ancora Juncker.

Nel fare il punto sui negoziati, Juncker ha detto che la situazione sui diritti dei cittadini è avanzata "ma il ruolo della Corte di giustizia europea per preservare questi diritti non è ancora oggetto di accordo". Quanto al conto di uscita che Londra dovrebbe pagare, "May e i negoziatori britannici hanno riconosciuto che ci sono obblighi, ma il diavolo è nel dettaglio", ha detto Juncker, chiarendo che "i 27 non dovranno pagare per la decisione del Regno Unito" di uscire dall'Ue. "Ricordo al Regno unito che la Commissione Ue è stata indicata dai 27 Stati membri come negoziatore per i 27 e che questi negoziati fanno capo a Michel Barnier, che riferirà ai 27 al prossimo vertice europeo", ha aggiunto il capo dell'esecutivo comunitario.

"Il nostro avvenire non è la Brexit ma l'Europa", ha detto Juncker. "Settembre è stato un mese di discorsi, iniziato con il mio discorso sullo Stato dell'Unione sul futuro dell'Europa. Questa discussione su un'Europa più democratica e più forte è continuata alla Sorbona con il discorso audace di Macron, per il quale ancora lo ringrazio. May invece ha tenuto un discorso sulla separazione a Firenze, presentando un quadro ottimista" ma "quando si parla di Brexit non possiamo ancora parlare di futuro senza avere chiara la situazione", ha affermato Juncker. "Con la Brexit si apre un nuovo capitolo della storia europea" e "abbiamo indicato una serie di questioni fondamentali che gettano ombra sul nostro futuro incerto", ha aggiunto.
 

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