"Bisogna creare un'Europa che protegga, dotandoci di una vera politica di difesa e di sicurezza comune"

"La mia elezione, come la maggioranza ottenuta all'Assemblea, sono un debutto carico di responsabilità. L'inizio di una rinascita francese e spero europea". Così il presidente francese Emmanuel Macron, in una lunga intervista al Corriere della Sera e altri sette giornali europei, alla vigilia del suo primo Consiglio Ue a Bruxelles. "Non si va a un Consiglio europeo senza avere una posizione comune tra Francia e Germania. Altrimenti l'Europa balbetta", aggiunge Macron, "bisogna creare un'Europa che protegga, dotandoci di una vera politica di difesa e di sicurezza comune. Dobbiamo essere più efficaci davanti alle grandi migrazioni, riformando profondamente il sistema di protezione delle nostre frontiere, la politica migratoria e il diritto di asilo. Il sistema attuale fa portare solo su alcuni Paesi tutto il peso e non potrà resistere alle prossime ondate migratorie". "L'Europa non è un supermercato, è un destino comune. I Paesi che non ne rispettano le regole devono trarne tutte le conseguenze politiche", sottolinea Macron, che specifica: "Non credo a un conflitto tra Est e Ovest".

 "Sono legato – sottolinea Macron – allo spazio Schengen che permette la libera circolazione delle persone in seno all'Unione Europea, e che è uno degli elementi costitutivi della nostra cittadinanza europea. Se vogliamo garantire questa libera circolazione, dobbiamo rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell'Unione europea e dare rapidamente tutti i mezzi necessari all'Agenzia europea dei guarda-frontiere e delle guarda-coste. C'è poi la questione dei rifugiati che fuggono da Paesi in guerra, ai quali dobbiamo ospitalità e umanità. E poi i migranti che non hanno diritto all'asilo, che vanno trattati secondo le regole del diritto e con umanità, e riaccompagnati alla frontiera lavorando con i Paesi di provenienza e di transito, lavorando più efficacemente contro le organizzazioni mafiose che sfruttano la miseria umana. Rimediare poi alla situazione grottesca dei 'dublinanti', quelle persone che passano da un Paese all'altro nella speranza di ottenere infine l'asilo".
 

Le instabilità, secondo il presidente francese, "nascono in parte dalle disuguaglianze profonde provocate dall'ordine mondiale, e dal terrorismo islamista. A questi squilibri si aggiunge quello del clima. Quelli che pensano che la lotta contro il riscaldamento climatico sia un capriccio si sbagliano profondamente". "Sspero che si possa fare in modo che gli Stati Uniti ritornino nell'Accordo di Parigi. È la mano che tendo a Donald Trump", aggiunge Macron, che quanto al presidente russo, invece, dice: "Io rispetto Putin".
 

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