"Contro l'isola sanzioni fino a che non ci saranno libere elezioni". Ammissione, poi smentita, sulle indagini a suo carico
"Quello che avete visto qui è come sarebbe una Cuba libera e, con l'aiuto di Dio, è quello che presto otterremo e raggiungeremo". CosìTrump, parlando a Miami ha lanciato la sua sfida all'isola e all'accordo di Obam. "Sono contento di essere qui con miei amici nella piccola Avana", aveva esordito Trump, definendo quella di Miami una "straordinaria comunità cubano-americana", prima di elogiare il senatore Marco Rubio.
"Da questo momento cancello e annullo tutto quello che è stato fatto dalla precedente amministrazione con Cuba, l'accordo unilaterale" ha detto riferendosi all'apertura verso Cuba voluta dal suo predecessore Barack Obama. A Cuba c'è un "regime brutale di Castro, brutale" e "ringraziamo i dissidenti" e chi "sta dalla parte della giustizia". Poco prima Trump aveva citato Berta Soler, leader delle Damas de Blanco, dicendo che le "è stato impedito di lasciare Cuba per partecipare a questo evento". Parlando di lei e di un altro dissidente ha detto che "sono grandi amici, ci hanno dato un grande aiuto e, nonostante non possano essere qui con noi, noi siamo con loro al 100%".
NUOVO ACCORDO. "Non annulleremo le sanzioni su Cuba finché non verranno liberati tutti i prigionieri politici, legalizzati tutti i partiti politici e non si terranno elezioni libere e sotto la supervisione internazionale, sì elezioni. Sfido Cuba a venire al tavolo dei negoziati con un nuovo accordo che dia benefici al popolo cubano" Trump ha sostenuto che l'accordo voluto da Obama non abbia dato vantaggi al popolo cubano ma soltanto a quello che ha più volte definito "il regime".
RUSSIAGATE. "Sono sotto indagine per aver licenziato il direttore dell'Fbi da parte dell'uomo che mi ha detto di licenziare il direttore dell'Fbi. Caccia alle streghe!" aveva scritto su Twitter il presidente riferendosi al procuratore speciale Robert Mueller, titolare dell'indagine sul 'Russiagate'. Trump è indagato per ostruzione alla giustizia.
I am being investigated for firing the FBI Director by the man who told me to fire the FBI Director! Witch Hunt
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 16 giugno 2017
Ma arriva la precisazione: il presidente, con un tweet, non voleva confermare di essere indagato per aver licenziato il direttore dell'Fbi James Comey. Il suo era un semplice riferimento a quello che aveva scritto il Washington Post. Lo spiega una fonte vicina al presidente. "Vengo indagato dall'uomo che mi ha detto di licenziare il direttore dell'Fbi, per aver licenziato il direttore dell'Fbi! Caccia alle streghe", aveva twittato Trump. Il messaggio era stato interpretato come l'ammissione di essere sotto indagine, ma la fonte (che è vicina a chi cura la difesa del presidente) nega che sia così.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata