Il tasso di partecipazione al primo turno in Francia alle 17 è al 40,75%, in calo di 8 punti percentuali rispetto al 2012

 Le elezioni legislative in Francia, domenica 11 giugno al primo turno e il 18 al secondo turno, fanno prevedere un grande rinnovamento del panorama politico del Paese. Se si verificheranno le previsioni dei sondaggi, il partito del presidente Emmanuel Macron confermerà il successo alle presidenziali, e otterrà la maggioranza assoluta.

Il tasso di partecipazione al primo turno delle legislative in Francia alle 17 è al 40,75%, in calo di 8 punti percentuali rispetto al 2012. Lo ha fatto sapere il ministero dell'Interno di Parigi, citato dai media francesi. Il dato era stato del 48,3% nel 2012, del 49,3% nel 2007, del 50,5% nel 2002 e del 54,6% nel 1997.

I circa 47,5 milioni di iscritti nelle liste elettorali sono chiamati a eleggere i 577 deputati dell'Assemblea nazionale, in cui sinora il gruppo più numeroso era quello dei socialisti e dei loro alleati ecologisti con 284 seggi. I 67mila collegi elettorali aprono alle 8 e chiudono alle 20, o alle 18 nelle cittadine più piccole. I territori d'oltremare hanno votato sabato al primo turno, e lo scorso fine settimana lo hanno fatto i francesi all'estero, che si sono espressi in maggioranza per La République En Marche di Macron. Secondo i sondaggi, questo otterrà tra 397 e 427 deputati, molti di più dei 289 necessari per la maggioranza assoluta.

MEDIA BELGIO: MACRON AL 30% La Republique En Marche del presidente Emmanuel Macron otterrà il 30% circa nel primo turno delle legislative in Francia, i Republicains avranno circa il 20%, il Front National il 17%, la France Insoumise il 12% e i socialisti il 7%-8%. È quanto emerge da due exit-poll diffusi dalla tv belga Rtbf, mentre in Francia il voto è ancora in corso in alcune grandi città e quindi i dati non possono essere diffusi nel Paese.

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