Stoltenberg annuncia: "Da alleati più sostegno"

 La Nato "ha concordato un piano di azione per aumentare gli sforzi contro il terrorismo. La Nato diventerà un membro a pieno titolo della coalizione globale" anti Isis e "l'alleanza atlantica aumenterà il suo sostegno alla Coalizione, con i piani di sorveglianza Nato Awacs per migliorare la gestione dello spazio aereo". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles, al termine del vertice dell'Alleanza atlantica. I leader della Nato hanno anche accettato di fare di più per assicurare una condivisone più equa dell'impegno di risorse attraverso la Alleanza, ha spiegato il segretario generale.

Il presidente Usa Donald Trump, che ha partecipato al primo vertice dei capi di Stato e di governo della Nato, aveva chiesto infatti all'Alleanza Atlantica di entrare nella coalizione anti-Isis.

Stoltenberg aveva annunciato che l'Alleanza avrebbe aderito a una coalizione per sconfiggere lo Stato islamico,sottolineando che questo "dà un forte messaggio politico di unità". Questo aveva però precisato, "non significa che sarà coinvolta in operazioni di combattimento". Ma Trump era stato chiaro: per lui gli alleati devono contribuire agli obblighi finanziari
"Le preoccupazioni sulla sicurezza sono la ragione per cui sono stato molto diretto con il segretario generale Stoltenberg e con i membri dell'Alleanza Atlantica, a cui ho detto che devono aiutare a livello finanziario", aveva detto Trump a Bruxelles. "Ventitré Paesi non stanno contribuendo" e "devono una enorme quantità di soldi agli Stati Uniti", ha aggiunto Trump. "Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno speso per la difesa più di tutte le nazioni Nato messe insieme. Dobbiamo riconoscere che di fronte all'aumento dei costi e delle minacce, anche il 2% del Pil non è sufficiente. Dobbiamo recuperare gli anni persi, il 2% è il minimo per affrontare le minacce reali e terribili di oggi. In futuro la Nato sarà più forte contro il terrorismo", ha aggiunto il presidente Usa.

Un impegno della Nato contro il terrorismo era stato auspicato dalla premier britannica Theresa May dopo l'attentato di Manchester di lunedì sera. "Sul tema della condivisione di informazioni con gli Stati Uniti abbiamo un rapporto speciale. È il nostro più profondo partenariato in materia di difesa e sicurezza", ha detto May.
"I nostri amici britannici hanno vissuto ciò che i nostri due Paesi hanno già attraversato negli ultimi mesi. Oltre alla solidarietà, è ovviamente la cooperazione europea che dobbiamo rafforzare, nel campo dell'intelligence, della condivisione delle informazioni, della protezione delle nostre frontiere comuni", ha evidenziato il presidente francese Emmanuel Macron.

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel la decisione della Nato di entrare "formalmente" nella coalizione internazionale che lotta contro lo Stato islamico è "un segnale forte", ma "non ci saranno ulteriori contributi da parte della Germania. Per la leader  britannica May "l' attacco di Manchester dimostra che è importante che la comunità internazionale, inclusa la Nato, deve fare di più nella lotta contro il terrorismo. Su questo insisterò oggi".  E il risultato non si è fatto attendere troppo.
"Siamo orgogliosi, come Regno Unito, di raggiungere l'obiettivo di spendere il 2% del nostro Pil per la difesa e il 20% del nostro bilancio di difesa sulle attrezzature", aveva aggiunto May, spiegando che  "le altre nazioni devono essere disposte a prendere le responsabilità, che includono anche più investimenti nella difesa". "Il terrorismo deve essere fermato o l'orrore che abbiamo visto a Manchester, e in così tanti altri luoghi, continuerà per sempre", ha detto Trump, riferendosi all'attentato kamikaze di lunedì che ha ucciso 22 persone, anche bambini.
"Ci troviamo di fronte alle sfide più difficili sul tema della sicurezza da una generazione. Terrorismo e instabilità …. Il legame tra gli alleati della Nato ha mantenuto i nostri popoli al sicuro da quando l'Alleanza è stata fondata quasi settant'anni fa. Oggi siamo qui oggi per rafforzare quel legame", aveva detto Stoltenberg in apertura del vertice. Donald Trump "è stato diretto nella sua richiesta agli alleati di aumentare le spese nella difesa, ma è "impegnato verso la Nato", ha poi riconosciuto Stoltenberg, dopo il vertice straordinario a Bruxelles.

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