Stop dalla polizia allo scambio di dossier con gli Usa dopo le rivelazioni ai media. La Regina fa visita ai feriti in ospedale

La polizia britannica ha fatto "arresti significativi" e ha raccolto "elementi importanti" nell'indagine sulla rete che potrebbe aver aiutato Salman Abedi a preparare l'attentato suicida al concerto di Ariana Grande, che lunedì ha provocato 22 morti e 116 feriti. Lo ha detto alla stampa il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins. Sono 8 le persone che si trovano in carcere perché ritenute collegate all'attentato: sono tutti uomini, gli ultimi due catturati nell'area di Withington di Manchester. E' stata invece rilasciata senza accuse la donna fermata ieri a Blackley. In serata un'area nella vicina cittadina di Wigan è stata isolata e le case evacuate in via precauzionale per il ritrovamento di oggetti sospetti da parte della polizia. La premier Theresa May ha avvertito che il livello di allerta rimane "critico" e che "bisogna restare vigili".

LEGGI ANCHE Manchester, ambasciata Usa condanna 'riprovevoli' rivelazioni alla stampa

LO SCONTRO USA-GB SULLA FUGA DI NOTIZIE E LA PROMESSA DI TRUMP. Nel frattempo un caso diplomatico internazionale è scoppiato dopo le rivelazioni dei media statunitensi che hanno pubblicato immagini e dettagli della scena del massacro, tra cui anche la foto del detonatore della bomba. Materiali rilasciati dalle autorità Usa, che hanno fatto infuriare il governo e le forze di sicurezza britanniche. "Chiarirò a Trump che le informazioni di intelligence scambiate tra i nostri due Paesi devono rimanere confidenziali", ha detto Theresa May. Il sindaco di Manchester ha parlato di atteggimento "sbagliato, arrogante e irrispettoso per le famiglie delle vittime". Le rivelazioni sono state bollate come "riprovevoli" dal responsabile facente funzioni dell'ambasciata degli Stati Uniti in Gran Bretagna, Lewis Lukens: "Le condanniamo in modo inequivocabile. Siamo al 100 per cento d'accordo con le autorità del Regno Unito". La polizia britannica ha però sospeso tutte le comunicazioni confidenziali all'intelligence Usa in relazione all'attentato.

Il governo degli Stati Uniti "andrà fino in fondo" in merito alle fughe di notizie sulle indagini, ha fatto sapere in merito il presidente Usa Donald Trump in apertura del vertice Nato a Bruxelles, aggiungendo che i 'leaks' sono "una minaccia".

LA RETE DEL KAMIKAZE. Emergono intanto nuovi elementi a favore dell'ipotesi di una rete internazionale alle spalle di Salman Abedi, dopo gli arresti di ieri nella famiglia del 22enne di origine libica, con il fratello maggiore fermato a Manchester e il padre e il fratello minori finiti in manette in Libia. Secondo gli 007 tedeschi, l'attentatore di Manchester era all'aeroporto di Dusseldorf quattro giorni prima dell'attacco. Avrebbe viaggiato in Germania almeno due volte, e si sarebbe recato anche a Francoforte. E se non è ancora del tutto esclusa l'ipotesi che Abedi abbia fabbricato da solo l'ordigno usato per la strage, da Washington emerge un nuovo dettaglio: il presidente della commissione Sicurezza interna della Camera, il repubblicano Mike McCaul, rivela che l'esplosivo è dello stesso tipo di quello usato per gli attentati di Parigi e Bruxelles.

Questa mattina migliaia di persone si sono radunate nelle strade di Manchester e di tutto il Regno Unito per omaggiare le vittime con fiori, canzoni e lumi. Un minuto di silenzio è stato osservato in tutto il Paese. Nel corso del tributo, la folla per le strade di Manchester ha intonato il coro di 'Don't Look Back in Anger' degli Oasis. "Non guardare indietro con rabbia" è il sentimento tra la folla in lutto. La tragedia ha portato alla luce il forte senso di unità e orgoglio della città famosa per la cultura e la musica. "I terroristi vogliono dividere le nostre comunità. Chi risponde con rabbia cade nella loro trappola, quello che dobbiamo fare è restare uniti. Questa è l'unica risposta al terrorismo", ha detto il sindaco di Manchester Andy Burnham.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata