Si indaga su una rete terroristica: in manette è finito anche il padre del 22enne, 8 gli arresti eseguiti in tutta l'Inghilterra
L'attentatore suicida di Manchester non ha agito da solo, ma faceva parte di una rete. Ne è convinta la polizia di Manchester che ha effettuato nuovi arresti portando a otto le persone fermate solo nel Regno Unito nell'ambito delle indagini per l'attacco in cui sono morte 22 persone. Salman Abedi, rivela Sky News, è stato a Dusseldorf quattro giorni prima dell'attacco.
GELO CON USA PER FUGA DI NOTIZIE. Intanto crisi diplomatica Gb-Usa: il governo britannico sarebbe "furioso" con gli Stati Uniti per la fuga di notizie sull'attentato di lunedì sera, considerata "inaccettabile". Lo riporta Sky News, citando una fonte governativa. L'irritazione, già manifestata ieri dalla ministra dell'Interno Amber Rudd, sarebbe cresciuta dopo la pubblicazione da parte del New York Times di frammenti della bomba usata dal kamikaze. La premier Theresa May affronterà la questione della fuga di notizie col presidente americano Donald Trump a margine del vertice Nato di oggi a Bruxelles. La polizia britannica che indaga sull'attentato, dice la Bbc, ha interrotto la condivisione di informazioni con gli Stati Uniti dopo la fuga di notizie.
DEPUTATO USA: USATO ESPLOSIVO DI PARIGI E BRUXELLES. Nell'attentato sarebbe stato usato il Tatp, lo stesso esplosivo utilizzato negli attacchi del novembre 2015 a Parigi e del marzo 2016 a Bruxelles, rivendicati dall'Isis.A dirlo all'Associated Press il deputato americano Mike McCaul, presidente del House Homeland Security Committee. La notizia è stata subito rilanciata dai media americani e britannici. McCaul ha aggiunto che l'attacco di Manchester non è opera di "un lupo solitario", ma di "un network, una cellula di terroristi ispirati all'Isis".
LE MOSSE DI MAY. Nel fratemmpo il governo della premier, Theresa May che oggi presiede una riunione del comitato di emergenza del governo, ha elevato il livello di allerta al massimo, un livello 'critico' che era stato attivato solo nell'agosto del 2006 e nel giugno del 2007, e che presuppone la possibilità di un attacco 'imminente'. Le autorità britanniche nel frattempo hanno rese pubbliche le identità di 14 delle 22 vittime, tra cui molti minori, nonostante tutti i corpi siano stati identificati. Tra i 64 feriti ricoverati, 12 sono minori di 16 anni, e 20 restano in gravi condizioni.
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