Il 18 febbraio il presidente Usa parlò di un attentato, mai avvenuto, nel Paese scandinavo, scatenando ironia e critiche sui social
Da gaffe internazionale a inquietante presagio. In meno di due mesi Donald Trump si è trasformato da zimbello del web a 'Nostradamus' di attacchi terroristici in Svezia.
Tutto accade il 18 febbraio in un comizio a Melbourne, Australia, quando il neopresidente Usa dichiara la sua solidarietà al Paese scandinavo per un attentato in realtà totalmente inesistente: "Guardate cosa sta succedendo – si infervora davanti ai suoi sostenitori – Dobbiamo mantenere il nostro Paese sicuro. Guardate quello che sta succedendo in Germania, guardate quello che è successo la notte scorsa in Svezia. In Svezia, chi può crederci?". Il popolo di Twitter si scatena subito contro il tycoon, fino alla denuncia di Margot Wallström, ministra degli Esteri della Svezia, per la "tendenza generale" a diffondere "informazioni sbagliate".
Trump aveva provato a rifugiarsi tardivamente in corner spiegando che la sua dichiarazione era arrivata dopo aver visto un servizio televisivo della catena Fox. Peccato però che il video dell'emittente Usa non facesse alcun riferimento ad attacchi recenti in Svezia, ma solo all'afflusso di migranti in Scandinavia e ad un attentato, con due feriti, sì a Stoccolma ma risalente addirittura a sette anni fa. A distanza di meno di sessanta giorni, per concidenza proprio nello stesso giorno del comizio di Melbourne, venerdì, la capitale svedese viene sconvolta oggi da un attentato di matrice terroristica con un camion che si lancia contro la folla nella centralissima via pedonale Drottninggatan. Il bilancio parziale parla di almeno 3 morti e 8 feriti.
Su Twitter non pochi utenti bollano come uccello del malaugurio il numero uno della Casa Bianca, oggi nell'occhio del ciclone anche per i 59 missili lanciati contro la Siria, mentre Rostokkio ironizza: "Trump invia la sua solidarietà. Due mesi prima".
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