Lo afferma una ex spia di Pyongyang autrice di un attentato nel 1987

Tokyo (Giappone), 18 feb. (LaPresse/EFE) – Le due donne arrestate in Malesia perché sospettate dell'omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, sono probabilmente mercenarie. A dirlo è l'ex agente nordcoreana Kim Kyon-hui, una delle autrici dell'attentato compiuto nel 1987 contro un aereo della compagnia sudcoreana Korean Airlines, costato la vita a 104 passeggeri e 11 membri dell'equipaggio. "Non posso credere che siano agenti che hanno completato un rigoroso addestramento in Corea del Nord", afferma Kim in un'intervista alla rivista giapponese Mainichi, sottolineando che è più probabile che si tratti di "donne assunte come mercenarie per l'attacco" e provenienti dal sudest asiatico "per non destare sospetti".
 

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