L'organismo arabo definisce poi il testo come un ulteriore "episodio" nella "continua serie di politiche israeliane che distruggono qualsiasi possibilità di realizzare la soluzione a due Stati e stabilire uno Stato palestinese indipendente".
Il parlamento di Israele ha approvato ieri la legge che retroattivamente legalizza circa 4.000 abitazioni di coloni costruite su terra palestinese di proprietà privata nella Cisgiordania occupata. La legge è stata condannata dai palestinesi che la considerano un colpo alle proprie speranze, la sua approvazione è simbolica soprattutto perché contravviene alle sentenze della Corte Suprema israeliana sul diritto di proprietà. Il procuratore generale di Israele l'ha definita incostituzionale. La legge, approvata con 60 voti a favore e 52 contrari, è stata sostenuta dalla destra della coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu, ma ha sollevato tensioni nel governo. Fonti hanno riferito che Netanyahu è preoccupato dal fatto che la legge potrebbe fornire motivo di accusa da parte della Corte penale internazionale dell'Aia.
LEGA ARABA: CONVALIDATO UN FURTO. Il segretario generale della Lega araba, Ahmed Abul Gheit, si scaglia contro la legge. In una nota sostiene che la legge approvata ieri, che permetterà di legalizzare circa quattromila abitazioni, "riflette le vere intenzioni del governo di Israele e rappresenta la sua posizione anti-pacifica e illegale". Secondo la Lega araba, la legge fornisce "copertura al furto dei territori e al sequestro della proprietà privata dei palestinesi". L'organismo arabo definisce poi il testo come un ulteriore "episodio" nella "continua serie di politiche israeliane che distruggono qualsiasi possibilità di realizzare la soluzione a due Stati e stabilire uno Stato palestinese indipendente". Il segretario generale ribadisce poi che la comunità internazionale ha già mostrato la sua posizione contraria a queste politiche, attraverso la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu, numero 2334, che condanna gli insediamenti israeliani e li considera un ostacolo per la pace. Infine, accusa il governo israeliano di essere "dominato dall'estrema destra" e di provare ad "annientare" la soluzione a due Stati.
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