"Sarò il più grande produttore di posti di lavoro creato da Dio", ha sottolineato il presidente eletto
"Credo sia stata la Russia" a essere responsabile delle violazioni hacker che hanno colpito la campagna delle elezioni presidenziali americane. Lo ha dichiarato il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, in conferenza stampa nell'atrio della Trump Tower di New York.
"C'è stato tanto hackeraggio, ma noi abbiamo tra i più grandi geni dell'informatica. Metteremo quelle menti al lavoro e creeremo una difesa, un muro". Trump ha aggiunto: "Il Democratic National Committee era aperto, la loro sicurezza era troppo debole, non c'era difesa. Se qualcuno vedesse quel che sta succedendo, ordinerebbe una grande politica di difesa cibernetica perché il Dnc non è stato in grado di difendersi. Dobbiamo farlo per il nostro Paese".
RAPPORTO CON PUTIN. "Se a Putin piace Trump, è una cosa positiva. Non so se avrò una buona relazione con Putin, c'è una buona possibilità, ma se non dovesse succedere… credete davvero che Hillary Clinton sarebbe stata più dura con Putin? Ma fatemi il favore". Così Trump in conferenza stampa. "Avevamo una relazione terribile con la Russia. Invece Mosca può aiutarci a combattere lo Stato islamico".
POSTI DI LAVORO. "Sarò il maggiore produttore di posti di lavoro che Dio abbia mai creato". Così il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, nella conferenza stampa organizzata alla Trump Tower a New York, la sua prima conferenza stampa dalla fine di luglio e la prima da quando è stato eletto nelle presidenziali dell'8 novembre. Trump ha aggiunto che nelle prossime settimane saranno annunciate "grandi notizie" sulle imprese che espanderanno le proprie attività negli Usa. "Credo che molte industrie torneranno", ha detto ancora.
GIURAMENTO. "Non vedo l'ora di giurare come presidente", ha precisato Trump. "Abbiamo tantissimi talenti nella nostra squadra, alcuni già annunciati, e vi posso garantire che quello dell'insediamento sarà un giorno di cambiamenti e una giornata speciale per questo Paese, perché vogliamo avviare un movimento e un cambiamento come questo Paese non ha mai visto".
IL MURO AL CONFINE CON IL MESSICO. Il presidente eletto Usa ha ribadito che chiederà la costruzione di un muro alla frontiera con il Messico e ha assicurato che alla fine sarà il Messico a pagarlo "con tasse o pagamenti" diretti. "Non voglio aspettare un anno e mezzo per fare un accordo con il Messico", ha detto Trump nella conferenza stampa.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata