Il 25enne tunisino autore dell'attacco avrebbe comprato in Francia un biglietto per Milano

Anis Amri, il 25enne tunisino autore dell'attacco al mercatino di Natale di Berlino di lunedì 19 dicembre in cui sono rimaste uccise 12 persone, è stato filmato dalle telecamere di sicurezza della stazione ferroviaria di Lione-Part Dieu tre giorni dopo l'attentato, cioè giovedì 22 dicembre, intorno a mezzogiorno. Amri avrebbe comprato un biglietto del treno per Milano, con corrispondenza a Chambery. Il pagamento del biglietto sarebbe avvenuto in contanti e le immagini delle telecamere di sorveglianza sono ancora al vaglio degli inquirenti. Amri è stato ucciso venerdì intorno alle 3 di mattina in uno scontro con la polizia italiana a Milano; aveva con sé dei biglietti per il tragitto Lione-Chambery-Milano, ma uno dei due non era stato obliterato, il che aveva sollevato dubbi sul percorso effettivamente compiuto dal giovane.

I FUNERALI DI FABRIZIA Il Duomo di Sulmona si è riempito per i funerali di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne morta nell'attacco. Un funerale in silenzio, composto, con le telecamere fuori dalla chiesa. Alle esequie hanno partecipato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, il ministro degli Interni, Marco Minniti, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, e la senatrice di Forza Italia, Paola Pelino. Il vescovo, Angelo Spina, durante l'omelia ha ricordato il "sorriso" della ragazza. "Fabrizia amava la vita – ha detto – con grandi ideali e forti valori, il suo sorriso resterà sempre con noi". Poi l'affondo "Fabrizia era andata via da qui per cercare lavoro, ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro". Spina ha poi concluso dicendo: "Dal cielo cara Fabrizia, con il tuo sorriso, la tua giovialità, la tua leggerezza e le tue preghiere dona e conforto ai tuoi cari. Da lassù guarda ai giovani della nostra terra e del mondo intero, prega perché i giovani capiscano quanto e' prezioso il dono della vita che va difeso e custodito e perchè ognuno di noi sia ambasciatore e costruttore di un mondo di pace". 

"Il suo destino l'ha portata fuori perchè probabilmente voleva fare le sue esperienze, ma io sono sicura che anche lei avrebbe voluto tornare a casa, per portare in questo territorio i suoi talenti e per aiutarlo a rinascere e a risorgere", le parole di Annamaria Casini, sindaco di Sulmona. La mancanza di lavoro, di opportunità, "è la caratteristica di tutte le aree interne del nostro Paese – ha aggiunto Casini -, soprattutto le aree interne abruzzesi, che oggi hanno una grande difficolta' a ritrovare una traiettoria di sviluppo per riuscire ai nostri giovani delle risposte importanti durature, stabili, anche perche' i nostri giovani possano esprimere qui, appieno, i loro talenti". Fabrizia Di Lorenzo "restera' nei nostri cuori per l'esempio che rappresenta, rappresenta la migliore gioventu' che una terra possa esprimere, come tanti giovani che oggi anche qui nella nostra valle Peligna, spesso vanno fuori per lavoro o studio, ma con un legame fortissimo con la loro terra".

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