In campagna elettorale il tycoon ha annunciato la costruzione di un muro anti migranti lungo il confine col Messico
Stupore e incertezza hanno contraddistinto le prime pagine della stampa messicana, in reazione alla vittoria del repubblicano Donald Trump nelle elezioni presidenziali. Sulla copertina del quotidiano Reforma campeggiava l'affermazione 'Tremo', così come in prima pagina su Ecxelsior. Milenio ha definito la vittoria dell'imprenditore statunitense come uno "scossone globale", mentre El Universal ha messo in prima pagina il titolo 'Vince Donald Trump: incertezza mondiale'. "Gli statunitensi ci hanno sorpresi ieri e hanno scosso i mercati e i governi del mondo", ha scritto Reforma. L'editoriale 'Templo mayor' ha sottolineato che stamane i messicani si sono chiesti "che cosa fare ora: raccomandarsi alla Vergine di Guadalupe, chiedere la punizione di Luis Videgaray… o entrambe le cose". Videgaray, ex segretario al Tesoro, ha lasciato il suo incarico a settembre scorso, dopo aver promosso l'incontro tra il presidente messicano Enrique Peña Nieto e l'allora candidato Donald Trump, molto criticato dall'opinione pubblica messicana. El Universal ha scritto che Trump "ha ottenuto una vittoria storica nelle elezioni" e sottolineato gli effetti negativi immediati della scelta alle urne sul peso messicano e sulle borse. In un editoriale intitolato 'Un futuro oscuro', El Universal ha scritto che gli americani hanno "scelto la via del razzismo, dell'odio e dell'intolleranza", alludendo alle posizioni e alle proposte del magnate repubblicano, che ha promesso la costruzione di un muro anti migranti lungo il confine col Messico. La Jornada ha affermato che "Trump ha scosso il mondo sconfiggendo Hillary Clinto", sulla prima pagina in cui ha anche fatto riferimento al crollo dei mercati e all'effetto sulla moneta messicana.
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