Rinvenuta durante l'assalto anche una tunica tradizionale bianca

Nella casa dei due poliziotti uccisi ieri sera a Magnaville, nella regione di Parigi, durante l'assalto per liberare gli ostaggi la polizia ha trovato, oltre a una lista di possibili obiettivi terroristici, anche "un coltello insanguinato, un Corano, una djellaba bianca (cioè una tunica tradizionale)", insieme ad altri documenti. Lo ha riferito il procuratore antiterrorismo di Parigi, François Molins, aggiungendo che invece nella perquisizione avvenuta nell'abitazione del killer nella vicina Mantes-la-Jolie, a soli 5 chilometri da Magnanville, non sono state trovate armi né esplosivi ma materiale informatico. Molins ha affermato che l'attacco di ieri sera mostra "la complessità della minaccia terrorista, che si può tradurre in omicidi di massa" o azioni individuali come quella di Abballa.

Molins ha fornito una versione più dettagliata sull'accaduto, spiegando che Abballa ha ucciso con un'arma da taglio il poliziotto Jean-Baptiste Salvint, di 42 anni, "prima di entrare nella casa di lui". "Poi ha sequestrato la compagna del poliziotto, una donna di 36 anni" e il figlio dei due, di tre anni e mezzo, ha spiegato ancora, precisando che la donna è stata assassinata "con arma bianca" e il piccolo è stato recuperato "sano e salvo", nonostante in stato di agitazione. Il terrorista era un "musulmano praticante che faceva il Ramadan", ha aggiunto Molins. Il killer ha rivendicato il suo attacco a nome dell'Isis davanti alla polizia prima di essere ucciso e anche in un video di 12 minuti pubblicato su Facebook e inviato a "un centinaio di contatti". Abballa ha anche annunciato il suo attacco tramite un account su Twitter che era stato creato lo scorso 8 giugno.

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