Le squadre di ricerca hanno individuato le scatole nere dell'Airbus 320 dell'EgyptAir nel tratto di mar Mediterraneo dove ieri sono stati trovati resti umani e rottami dell'aereo precipitato giovedì con 66 persone a bordo (GUARDA LA GALLERY) Intanto le forze armate egiziane hanno pubblicato oggi sulla propria pagina Facebook le prime fotografie degli oggetti personali dei passeggeri e dei rottami dell'aereo. Le immagini, pubblicate dal portavoce Mohamed Samir, mostrano resti dei sedili, parti dell'aereo in cui si legge la scritta Egyptair, e due giubbotti di salvataggio. La marina egiziana sta continuando le ricerche dei corpi dei passeggeri e del relitto dell'aereo. I primi resti, tra cui parti dei corpi, bagagli e sedili, sono stati individuati ieri a circa 290 chilometri dalla costa egiziana, a nord della città di Alessandria.
MISTERO SULLE CAUSE – A due giorni dal disastro, rimangono ancora sconosciute le cause e la dinamica che hanno fatto precipitare l'Airbus mentre era in volo tra Parigi e il Cairo. Se le autorità egiziane e russe parlano di attacco terroristico, al momento manca ancora una rivendicazione dei gruppi jihadisti o dello stesso Stato islamico, come invece accaduto per il Metrojet russo partito da Sharm el Sheikh e precipitato nel Sinai lo scorso 28 ottobre. In quel caso l'Isis aveva rivendicato la responsabilità dello schianto affermando di aver piazzato a bordo una bomba rudimentale inserita in una lattina.
FUMO IN CABINA PRIMO DELLO SCHIANTO. L'unica certezza, al momento è rappresentata dai segnali di presenza di fumo a bordo prima dello schianto. Lo ha annunciato Bea, l'Ufficio di inchiesta francese per la sicurezza dell'aviazione civile, che sta seguendo le indagini perchè l'aereo, un Airbus 320, è stato assemblato in Francia ed è partito dall'aeroporto francese di Roissy-Charles de Gaulle. Inoltre, 15 dei 66 passeggeri erano di nazionalità francese. "Possiamo confermare che ci sono stati messaggi inviati dall'aereo che indicavano la presenza di fumo nella cabina poco prima delle perdita di contatti", ha spiegato un portavoce della Bea precisando che la presenza di fumo indica che ci fosse del fuoco ma che questo non può "portare a nessuna ipotesi". "È troppo presto per interpretare e capire la causa dell'incidente senza aver trovato il relitto e le scatole nere", ha ribadito.