Riad (Arabia Saudita), 7 gen. (LaPresse/Reuters) – Continuano le proteste del mondo sciita dopo l’esecuzione da parte dell’Arabia Saudita dell’imam Nimr al-Nimr e di altri quattro religioso sciiti. Nella notte, quasi un migliaio di persone ha manifestato a Qatif, nell’est del regno saudita, in segno di protesta contro il governo di Riad. La rabbia potrebbe preannunciare un aumento dei disordini.
Le proteste a Qatif, quartiere quasi interamente sciita di circa un milione di persone, sono state per lo più pacifiche, tranne l’attacco a veicoli blindati delle forze di sicurezza da parte di un gruppo di manifestanti.
Qatif si trova vicino ai principali impianti petroliferi e molti dei suoi residenti lavorano per la compagnia energetica statale, Saudi Aramco. Episodi passati di agitazioni non hanno mai portato ad attacchi contro l’industria petrolifera, ma un autobus usato da Aramco per il trasporto dei dipendenti è stato incendiato durante una protesta nella notte di martedì. Immagini di manifestanti che gridavano “Abbasso Al Saud” (la famiglia reale saudita, ndr) e altri slogan contro il governo sono state mostrate dalle televisioni locali. Sui social network inoltre stanno circolando video in cui si sentono colpi di arma da fuoco contro carri armati. I residenti temono che un’eventuale escalation delle proteste e attacchi contro la polizia potrebbero verificarsi se le forze di sicurezza decideranno di reprimere le manifestazioni con la forza.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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