Parigi (Francia), 16 dic. (LaPresse/EFE) – La polizia francese e la giustizia erano a conoscenza, almeno dal 2010, di una concreta minaccia di un attacco nella sala da concerto Bataclan, dove il 13 novembre scorso è avvenuto uno dei maggiori attacchi jihadisti. Lo ha scritto oggi il settimanale satirico francese Le Canard Enchaîné. Le minacce, che hanno portato ad un’inchiesta giudiziaria, aperta il 13 luglio 2010, alla denuncia e all’arresto del principale sospettato, Farouk Ben Abbes, sono state archiviate e non si sono tradotte in una qualche misura di sicurezza, secondo quanto riporta il settimanale, secondo cui anche i proprietari della sala Bataclan erano stati informati.
Ben Abbes era una persona vicina al jihadista francese Fabien Clain, a cui si attribuisce la rivendicazione degli attacchi di Parigi del mese scorso nel nome dello Stato islamico.
L’origine delle informazioni sulla minaccia contro la sala concerti è un attacco al Cairo contro un gruppo di studenti francesi in vacanza il 22 febbraio 2009, in cui morì la giovane Cécile Vannier.
La polizia egiziana ha arrestato diversi sospetti, tra cui la francese Dude Hoxha estradata in Francia che avrebbe rivelato agli agenti dei servizi segreti che Ben Abbes aveva il “progetto di attaccare il Bataclan”.
Una storia che sembrava confermata da un diario che la ragazza aveva scritto in carcere in Egitto, in cui alludeva ai piani di Ben Abbes che voleva attaccare la sala concerti perchè il proprietario era ebreo e “finanziava l’esercito israeliano”, secondo quanto riporta il settimanale. L’inchiesta giudiziaria su questi elementi è stata archiviata il 14 settembre 2012.
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