Parigi (Francia), 15 dic. (LaPresse/EFE) – Marine Le Pen è stata assolta dalle accuse di incitamento all’odio per aver paragonato nel 2012 le preghiere di strada dei musulmani all’occupazione da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. La leader del Front National aveva definito le preghiere “occupazione di parti del territorio”, aggiungendo che “non ci sono blindati, né soldati, ma danneggiano gli abitanti”. Diverse organizzazioni antirazziste l’avevano denunciata per “provocazione di discriminazione, violenza e odio”, reati punibili con fino a un anno di carcere e 45mila euro di multa.
Poiché era deputata del Parlamento europeo, la giustizia francese aveva dovuto chiedere la revoca dell’immunità, cosa che accadde nel luglio 2013. Lo scorso 20 ottobre, la procura si era espressa a favore dell’assoluzione. Secondo il pm, Le Pen non si riferiva alla comunità musulmana, ma alla minoranza che occupa le strade. È la prima volta che Le Pen viene imputata per incitamento all’odio, mentre lo era già stata per diffamazione.
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