Parigi (Francia), 14 nov. (LaPresse) – “E’ una scena di guerra, perdonatemi ma l’emozione sovrasta le parole”. Così Arnauld Lagardère, imprenditore francese e proprietario del Bataclan, teatro dove stanotte si è consumato il più feroce degli attacchi terroristici a Parigi, allontanandosi dalla zona recintata che la gendarmerie ha creato tutto interno al luogo della sparatoria. “Le squadre sul posto collaborano tutte insieme già da stanotte” ha aggiunto, “non so dire se ci sono miei dipendenti tra le vittime, l’inchiesta farà il suo corso”. “Sono sconvolto come tutti, ora bisogna passare all’azione”, ha ancora aggiunto Lagardère.



IN DIRETTA DAL BATACLAN il nostro inviato Jan Pellissier. Oggi Boulevard Voltaire è uno dei pochi punti di Parigi dove il passaggio di pedoni e auto sembra quello di un giorno normale nella capitale francesi. Qui al 50 c’è infatti il cafe’ Bataclan, dove ieri si è consumato l’assalto più sanguinoso tra quelli di ieri sera.

La polizia ha chiuso un lato dell’attiguo bolevard Richard Lenoir, ma i curiosi si sono comunque riversati numerosi sull’altro lato del largo viale al cui centro sorge un piccolo parco. Silenzio e qualche macabra foto ricordo, scattata nonostante la gendarmerie cerchi a colpi di fischietto di allontanare tutti, anche gli operatori dei media. Non si contano le antenne ed i giornalisti presenti, provenienti da tutto il mondo, che raccontano questa tragedia, ma non ci sono fiori né corone al momento. Un ampio telone grigio cela l’ingresso del teatro, dentro cui si stanno eseguendo i rilievi scientifici.

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