Pechino (Cina), 2 nov. (LaPresse/EFE) – Fino a quando il Parlamento cinese non ratificherà la sospensione della politica del “figlio unico”, la cui votazione è prevista nella riunione annuale del marzo prossimo, la legge continua ad essere in vigore. L’avviso arriva dalla Commissione nazionale per la salute e la pianificazione familiare secondo cui le coppie che desiderano avere un secondo figlio dovranno aspettare almeno fino alla primavera, quando la misura annunciata giovedì dal partito Comunista sarà valida.
Il quotidiano Hunan Daily aveva invece pubblicato venerdì scorso un articolo in cui si citava il vicedirettore della Commissione, Zhang Ming, che dichiarava “Le donne in gravidanza con un secondo figlio, non saranno punite”.
Le autorità nazionali oggi hanno negato che Zhang abbia effettivamente rilasciato un annuncio del genere, scoraggiando i governi locali a consentire la politica “dei due figli” fino a quando il Congresso nazionale del popolo non approverà la riforma.
Pechino stima che, una volta entrato in vigore il nuovo provvedimento, con lo scopo di contribuire a contenere il rapido invecchiamento della popolazione cinese e a combattere lo squilibrio tra uomini e donne, la popolazione cinese raggiungerà i 1,450 miliardi nel 2030, di cui 1,370 miliardi alla fine del 2014.
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