Vienna (Austria), 30 ott. (LaPresse/Reuters) – L’Iran è a favore di un periodo di “transizione” di sei mesi in Siria, seguito da elezioni per decidere il destino del presidente Bashar Assad. La posizione di Teheran è emersa a Vienna, dove all’Iran è stato permesso per la prima volta di prendere parte a una conferenza di pace sulla guerra in Siria. In passato, le delegazioni iraniane erano state escluse dai colloqui per il rifiuto di firmare le proposte sostenute dall’Onu in cui veniva chiesta una transizione al potere. Teheran ha a lungo affermato di non intendere sostenere Assad come singolo, ma che spetta ai siriani decidere il destino del loro Paese. In questo modo, ha appoggiato le elezioni che hanno riconfermato la presidenza nelle mani di Assad, nonostante le critiche internazionali e dell’opposizione in merito al voto.

Nonostante le fonti che hanno descritto la proposta abbiano detto che essa consiste in una rinuncia all’insistenza iraniana perché Assad resti al potere, non è chiaro se essa includa passi per rimuoverlo dall’incarico. L’impegno a una scadenza temporale per la transizione costituirebbe tuttavia un passo importante da parte di Teheran, dando una potenziale base per la diplomazia in un momento in cui la posizione di Assad è stata rafforzata dall’intervento russo nella guerra. “L’Iran non insiste sul tenere Assad al potere per sempre”, ha detto il vice ministro degli Esteri Amir Abdollahian, citato dai media iraniani.

Un alto ufficiale mediorientale ha affermato che la posizione di Teheran potrebbe arrivare a mettere fine al sostegno ad Assad, dopo il periodo di transizione. “I colloqui sono concentrati su compromessi e l’Iran è pronto a un compromesso, accettando che Assad resti per sei mesi”, ha detto la fonte ufficiale. “Naturalmente, spetterà al popolo siriano decidere il destino del Paese”, ha aggiunto.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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