Istanbul (Turchia), 16 ott. (LaPresse/Reuters) – L’Unione europea si è resa conto tardi dell’importanza della Turchia nell’arginare il flusso di migranti provenienti dalla Siria e, nonostante le sue recenti apertura sull’argomento, non è stata sincera nei colloqui sull’entrata di Ankara nell’Ue. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel corso di una conferenza a Istanbul sull’equità di genere. “La sicurezza e la stabilità dell’Occidente e dell’Europa coincidono con le nostre. Loro lo hanno accettato ora, nei colloqui che ho avuto a Bruxelles la settimana scorsa lo hanno accettato tutti”, ha detto Erdogan.

Non ci possono essere sicurezza e stabilità senza la Turchia, ma è così allora perché non far entrare la Turchia nell’Ue? Il problema è chiaro ma loro non sono aperti, non sono chiari. Dicono ‘abbiamo fatto un errore facendoli entrare nella Nato, non ripetiamolo facendoli entrare nell’Ue'”, ha aggiunto il presidente.

Erdogan ha poi dichiarato che l’Europa si è resa conto della portata della crisi dei migranti sono dopo la diffusione della foto del piccolo Aylan Kurdi, annegato mentre cercava di raggiungere l’Europa via mare e il cui corpo fu portato a riva dalle correnti sulle spiagge turche di Bodrum. “Quando il corpo del piccolo Aylan venne recuperato sulle spiagge di Bodrum, i Paesi europei iniziarono a usare quella foto mettendola sulle copertine delle loro riviste e iniziando a mettersi in discussione”, ha detto Erdogan. “Va bene, ma da quanto tempo noi avevamo già dato l’allarme? In Turchia ora abbiamo 2,2 milioni di siriani, altri 300mila sono iracheni”, ha sottolineato il presidente. Un portavoce del partito Ak del presidente, Omer Celik, ha dato sostegno alla posizione di Erdogan affermando che la crisi dei migranti e i negoziati per l’adesione della Turchia all’Ue sono due questioni separate e che i colloqui non devono essere “materia di corruzione politica”.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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