Gevgelija (Macedonia), 23 ago. (LaPresse) – Un fiume di migranti che dalla Grecia arriva in Macedonia e si dirige verso la Serbia. La frontiera tra Atene e Skopje, dopo le tensioni e i blocchi dei giorni scorsi, è ora praticamente aperta, vicino alla cittadina di Gevgelija. La polizia lascia passare i profughi in gruppi senza problemi. La priorità è data a donne con bambini e agli anziani.
Il passaggio della frontiera è iniziato all’alba. Le forze di sicurezza macedoni hanno abbandonato il tentativo di fermare l’afflusso di migranti che tramite i Balcani cercano una via d’accesso verso l’Europa occidentale. La polizia in tenuta antisommossa, ancora sul posto, ha fatto poco per rallentare il passaggio dei migranti, ha riferito un giornalista di Reuters sul posto.
Molti dei migranti sono rifugiati in fuga dalla guerra in Siria e da altri conflitti in Medioriente. La rotta che percorrono prevede di entrare in Macedonia per dirigersi verso la Serbia e poi un Ungheria, da dove hanno accesso all’area Schengen. E proprio in Serbia in 24 ore sono arrivati fra i 6 e gli 8mila migranti. In Macedonia, al confine con la Grecia, è stato aperto un centro accoglienza per i migranti.
Giovedì la Macedonia aveva dichiarato lo stato d’emergenza nelle due regioni di frontiera, quella del nord al confine con la Serbia e quella del sud al confine con la Grecia, per il costante afflusso di migranti, che nelle ultime settimane erano entrati con un ritmo di 2mila al giorno. Nei giorni scorsi si è assistito a scene disperate al confine, con uomini, donne e bambini che dormivano all’aperto, con scarso accesso a cibo o acqua. Per razionare l’accesso la polizia in tenuta antisommossa aveva usato lacrimogeni e granate stordenti per spingere indietro la folla ma ieri diverse migliaia di persone sono riuscite a sfondare i cordoni di agenti e a entrare nei campi della Macedonia. A quel punto Skopje ha messo a disposizione treni e bus extra per portare i migranti in direzione nord verso la Serbia.
La Macedonia ha accusato la vicina Grecia, con la quale ha rapporti tesi, di aiutare il viaggio dei migranti verso nord a un ritmo che il Paese balcanico non riesce a sostenere. La Grecia ha cominciato a usare imbarcazioni per portare i migranti dalle isole greche fino alla terraferma, dopo che nel solo mese di luglio il numero record di 50mila migranti ha raggiunto il suolo greco via mare dalla Turchia.
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