Harare (Zimbabwe), 1 ago. (LaPresse) – Harare (Zimbabwe), 1 ago. (LaPresse) – E’ giallo sulla sorte di Jericho, il fratello del leone dalla criniera nera Cecil, simbolo del parco nazionale di Hwange, ucciso da un turista americano, il dentista Walter James Palmer il primo luglio.
Secondo il centro di conservazione della fauna del Paese africano, anche Jericho sarebbe stato ucciso da un bracconiere. “È con sommo disgusto e tristezza – si legge sul profilo Facebook del centro – che siamo stati informati che Jericho, il fratello di Cecil è stato ucciso oggi pomeriggio alle 4. Abbiamo il cuore spezzato. Vi aggiorneremo non appena avremo più dettagli”.
Dopo l’uccisione di Cecil, gli etologi temevano per la sorte dei suoi cuccioli, sostenendo che proprio Jericho li avrebbe uccisi, dopo essere diventato il nuovo maschio alfa del branco.
IL RICERCATORE: “JERICHO E’ VIVO”. Ma Brent Stapelkamp, un ricercatore al Hwange Lion Research project, il quale monitora il leone con un dispositivo Gps, ha riferito all’agenzia Reuters che l’animale sarebbe vivo. “Quando ho letto il report (dello Zimbabwe Conservation Task Force, ndr) – ha spiegato il ricercatore – ho guardato sul computer e i suoi movimenti mi sembravano regolari. Ha inviato un segnale gps dal suo collare intorno alle 20.06 (18.06 in Italia) e tutto mi sembrava a posto”.
IL 3 LUGLIO UCCISO UN ALTRO LEONE. La notizia della morte di un secondo leone, però, è certa. Un altro felino è stato ucciso il 3 luglio scorso, due giorni dopo la morte di Cecil. Resta da capire se si tratti o meno di Jericho. Secondo una fonte dell’autorità nazionale che gestisce i parchi dello Zimbabwe, anche questa volta ad uccidere il leone sarebbe stato un turista straniero, il quale avrebbe già lasciato il Paese. Le autorità avrebbero anche recuperato la testa e la carcassa dell’animale.
SOSPESA LA CACCIA FUORI DAL HWANGE NATIONAL PARK. Intanto l’autorità nazionale ha sospeso “con effetto immediato” la caccia di leoni, leopardi ed elefanti nelle aree al di fuori del Hwange National Park.
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