Vienna (Austria), 14 lug. (LaPresse/Reuters) – “Oggi è una giornata storica ed è un grande onore per noi annunciare che è stato raggiunto l’accordo sul nucleare iraniano“. Lo ha dichiarato l’Alta rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, parlando in conferenza stampa. È “la volontà politica che il mondo aspettava, un impegno condiviso per la pace e per rendere il nostro mondo più sicuro”, ha aggiunto.
LA SCHEDA – Accordo sul nucleare, tutte le tappe dal 2002 a oggi
All’inizio della riunione plenaria a livello ministeriale a Vienna, il ministro degli Esteri iraniano Mohamad Yavad Zarif aveva parlato di “un accordo storico, non perfetto ma che apre un nuovo capitolo”.
“Grazie a questo accordo” la “strada dell’Iran per le armi nucleari è bloccata”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Obama ha parlato con accanto il vice presidente Usa Joe Biden. Secondo il segtretario di Stato John Kerry questo è un accordo che “allontana lo spettro del conflitto e avvicina alla pace”
Agreement is a step away from specter of conflict, towards possibility of peace. This is the good deal we have sought pic.twitter.com/JY9YSZrPQs
— John Kerry (@JohnKerry) 14 Luglio 2015
Il presidente Obama, nel corso della giornata, ha dichiarato anche che se il Congresso degli Stati Uniti si opporrà all’attuazione dell’accordo raggiunto oggi porrà il suo veto.
Esulta anche la controparte iraniana: “Sono lieto di annunciare che dopo 23 mesi di negoziati questa amministrazione è riuscita a raggiungere un nuovo punto, un nuovo capitolo della storia” ha detto durante il suo discorso, il presidente iraniano Hassan Rohani.
L’accordo sul nucleare fra l’Iran e i Paesi del 5+1 prevede che gli ispettori dell’Aiea possano avere accesso a tutti i siti iraniani sospetti, compresi quelli militari. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e l’Iran hanno firmato una roadmap il cui obiettivo è proprio di potere certificare entro fine 2015 se il programma nucleare di Teheran ha o meno obiettivi militari. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Aiea, Yukiya Amano. “Ho appena firmato una roadmap fra la Repubblica islamica dell’Iran e l’Aiea per chiarire i temi passati e presenti legati al programma nucleare iraniano”.
E in questo ambito ci sarebbe l’accordo anche per una visita nel controverso sito militare di Parchin e possibili colloqui con scienziati nucleari iraniani. Stando alla fonte, l’eliminazione di alcune sanzioni sarebbe condizionata alla risoluzione di tale questione, cioè all’accertamento della eventuale dimensione militare dell’attività nucleare di Teheran in passato.
Fonti diplomatiche occidentali riferiscono che l’embargo Onu sulle armi resterà in vigore per cinque anni, mentre le sanzioni Onu che impediscono l’acquisto di missili per otto anni.
Sempre stando alla fonte, se l’accordo verrà accettato, questo mese dovrebbe essere adottata una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu. Inoltre le misure previste da entrambe le parti (cioè le limitazioni del programma nucleare di Teheran da una parte e l’alleggerimento delle sanzioni dall’altra) dovrebbero essere applicate nella prima metà del 2016. Non è detto che questi elementi previsti nella bozza verrano confermati negli ultimi incontri delle potenze riunite a Vienna.
L’Iran ha accettato il cosiddetto piano ‘snap back’, che prevede che le sanzioni saranno ripristinate entro 65 giorni se ci sarà una violazione dell’accordo con il 5+1 da parte di Teheran. Lo riferiscono a Reuters fonti diplomatiche.
L’accordo con l’Iran sul nucleare “è un brutto errore di portata storica“. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, all’inizio di un incontro con il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders a Gerusalemme. L’Iran avrà un cammino assicurato verso le armi nucleari. Molte restrizioni che avrebbero dovuto evitarlo saranno eliminate”, ha aggiunto. Secondo la vice ministro degli Esteri Tzipi Hotovely si tratta invece di una “resa all’asse del male”.
This agreement is a capitulation of historic proportions by the west to the Iran-led axis of evil.
— Tzipi Hotovely (@TzipiHotovely) 14 Luglio 2015
I ministri degli Esteri dell’Iran e dei Paesi del 5+1 si incontreranno alle 10.30 al centro delle Nazioni unite a Vienna nell’ambito dei colloqui sul nucleare e subito dopo ci sarà una conferenza stampa. Lo ha annunciato una portavoce dell’Unione europea.
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