Roma, 12 lug. (LaPresse) – Un accordo importante, per la stabilità del Paese e contro il terrorismo. Con queste parole Matteo Renzi ha commentato la firma dell’accordo raggiunto in Libia tra le autorità di Tobruk e Misurata, definendolo un “tassello importante nel tentativo di stabilizzare la regione e restituire pace a questo grande Paese”. “Dal primo giorno del nostro impegno di governo – ha scritto il premier su Facebook – abbiamo messo il Mediterraneo e più in generale il rapporto con l’Africa al centro della strategia italiana e speriamo in futuro anche europea. Ogni giorno che passa si fa più evidente la necessità di risolvere la crisi libica come scelta chiave sia per i rischi connessi al terrorismo, sia per le vicende legate all’immigrazione”.
“L’Italia – ha aggiunto Renzi – non abbandonerà mai i propri amici e alleati, a cominciare dall’Egitto, impegnati a combattere estremismo e fanatismo. E sono certo che su questi temi non mancherà la coesione nazionale e l’impegno di tutta la comunità internazionale. Oggi dunque registriamo un passo in avanti. Domani e dopo domani incontreremo i vertici dell’Unione Africana per accelerare insieme su cooperazione internazionale, anti-terrorismo, controllo immigrazione. L’Italia è consapevole del suo ruolo strategico e geopolitico e non intende rinunciare alle proprie responsabilità“.
Dal canto suo, il Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha espresso “soddisfazione per la firma oggi in Marocco da parte dei delegati di Tobruk e Misurata, nonché di rappresentanti di movimenti indipendenti e municipalità, dell’accordo di pace e di riconciliazione in Libia proposto dall’ ONU”. “Si tratta di un passo importante verso una soluzione politica e condivisa alla crisi e per ripristinare condizioni di pace e stabilità in Libia”, si legge in una nota della Farnesina.
“La firma costituisce un motivo di speranza e ci incoraggia a proseguire nell’impegno negoziale”, ha detto il titolare della Farnesia, aggiungendo che “tocca adesso a Tripoli compiere un gesto importante e responsabile, aderendo all’accordo proposto dal Rappresentante Speciale Onu Bernardino Leon, con il pieno sostegno anche dell’Italia”.
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