Londra (Regno Unito), 10 lug. (LaPresse/PA) – Paul McCartney ha messo in guardia il governo britannico: se la caccia alla volpe sarà reintrodotta, l’esecutivo perderà il sostegno del popolo. I commenti del musicista, che ha parlato di pratiche “crudeli e non necessarie“, sono arrivati dopo che alcuni ministri hanno proposto modifiche all’Hunting Act per allineare Inghilterra e Galles con la Scozia sull’uso di cani per stanare le volpi destinate alla morte.

La tradizionale caccia alla volpe con i cani, nella quale la preda viene stanata dalla muta, è illegale in tutto il Regno Unito. In Inghilterra e Galles è però permesso che due cani siano usati per stanare la volpe, prima che il cacciatore le spari e la uccida.

In Scozia invece invece non è previsto alcun limite al numero di cani impiegati. La proposta di modifica alla legge in Inghilterra e Galles, che sarà votata la prossima settimana, ha fatto piovere sul governo l’accusa di ricorrere a “misure disperate” per reintrodurre la caccia alla volpe. I sostenitori della caccia appoggiano le modifiche, sostenendo che la caccia tradizionale rimarrebbe illegale e che si riuscirebbe a controllare la popolazione delle volpi.

Ma McCartney non ci sta, così come ambientalisti e animalisti: “Il popolo del Regno Unito è favorevole al governo dei conservatori su molte questioni, ma la grande maggioranza di noi si schiererebbe contro di esso se la caccia fosse reintrodotta. Si tratta di una decisione crudele e non necessaria, che costerà loro il sostegno della gente qualunque e degli amanti degli animali come me”.

Anche il chitarrista dei Queen, il britannico Brian May, ha dato voce alla propria opposizione, sottolineando che le modifiche alla legge andranno solo a favore di chi ama prendere parte a “uno sport sadico e sanguinario”. Anche il ministro-ombra per l’ambiente, Maria Eagle, ha accusato il premier Cameron di ricorrere a misure disperate per la reintroduzione della caccia alla volpe.

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