Roma, 6 lug. (LaPresse) – “Più solidarietà e dei dispositivi di redistribuzione” per un’integrazione più profonda della zona euro, sopratutto di alcuni Paesi. È la ricetta del ministro dell’Economia francese, Emmanuel Macron, riportata dal ‘Corriere della Sera’, il giorno dopo il referendum in Grecia. Le regole, ha spiegato, non bastano da sole a condurre una politica macroeconomica efficace: “Ci abbiamo provato per tre anni e non è stato sufficiente. Bisogna riconoscerlo, e pensare a delle nuove strutture”. “Quello che succede oggi in Grecia – ha detto Macron – è al tempo stesso il prodotto di una mancanza di responsabilità e di solidarietà. Dobbiamo allora accettare il principio di trasferimenti da un Paese all’altro, redistribuire le risorse verso le regioni che ne hanno più bisogno, a beneficio di tutta la zona euro, Francia compresa”.
E sui debiti: “Il caso della Grecia è esemplare: non possiamo chiedere loro di riparare gli errori del passato per l’eternità. Se non ristrutturiamo il debito i greci non avranno ossigeno”. Poi ha concluso: “Proprio ora bisogna agire per un rilancio dell’integrazione” perché “gli strumenti tecnici sono necessari ma non sufficienti. È il momento di elaborare una visione, un’ambizione politica. Altrimenti non andremo lontano”.
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