Charleston (South Carolina, Usa), 18 giu. (LaPresse/Reuters) – Un assalitore bianco ha ucciso a colpi d’arma da fuoco nove persone in una chiesa afroamericana di Charleston, in Carolina del Sud. Il capo della polizia locale, Gregory Mullen, ha parlato di sospetto “crimine d’odio”. La polizia sta dando la caccia a un 21enne, che indossava una felpa, jeans e stivali.

Otto vittime sono state trovate morte nella chiesa Emanuel AME, nel centro storico di Charleston, dopo la sparatoria avvenuta intorno alle 3, ora italiana. Una nona persona era ferita ma è morta in ospedale per le ferite riportate. Una decima è ricoverata. Tra le vittime c’è anche il pastore, reverendo Clementa Pinckney, ha fatto sapere il reverendo Al Sharpton, leader per i diritti civili di New York, scrivendolo su Twitter. “E’ incomprensibile che qualcuno nella società di oggi entri in una chiesa, mentre la gente sta pregando, e uccida”, ha commentato Mullen.

Dopo la sparatoria è stato lanciato anche un allarme bomba vicino alla chiesa. Tutta la gente è stata allontanata, ma dopo i controlli l’allarme è rientrato. Un elicottero continua a sorvolare la zona, illuminandola con un faro per agevolare le attività della polizia. I media locali hanno riferito che sul posto è arrivata anche l’Fbi, ma non c’è conferma da parte del Bureau. La chiesa, si legge sul suo sito web, è ua delle più grandi e più antiche congregazioni di afroamericani nel sud. Risale all’inizio del 19esimo secolo e l’edificio attuale è stato costruito nel 1891.

Aperta un’inchiesta. Le autorità federali statunitensi intendono indagare sulla sparatoria in una chiesa di Charleston, in Carolina del Sud, come su un presunto crimine d’odio. Lo ha fatto sapere il dipartimento di Giustizia. Un uomo bianco ha ucciso nove afroamericani nella chiesa e la caccia all’assalitore è ancora in corso. L’indagine sarà parallela a quella statale, si legge nella nota.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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