Ginevra (Svizzera), 9 giu. (LaPresse) – Sono 103mila i rifugiati e i migranti arrivati sulle coste europee attraverso il Mediterraneo nel 2015. Lo ha fatto sapere l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), diffondendo i nuovi dati presentati a Ginevra dal portavoce Adrian Edwards. Quasi la metà del totale, 54mila persone, è arrivata in Italia. Altre 48mila sono sbarcate in Grecia, 91 a Malta e 920 in Spagna. Il numero totale, spiega l’agenzia Onu, include i 6mila migranti e rifugiati che sono stati portati sulle coste meridionali italiane a seguito delle operazioni di salvataggio coordinate dalla Guardia costiera. A queste ultime hanno partecipato navi inviate da Frontex con Italia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Spagna e dall’ong Moas. I migranti portati in salvo sono in gran parte africani sub-sahariani, tra cui donne incinte e bambini. Di loro, ha precisato l’agenzia delle Nazioni unite, si prendono cura i centri di accoglienza italiani.

L’Unhcr comunica anche i numeri record di rifugiati che continuano ad arrivare in Grecia. Circa 600 persone sbarcano ogni giorno sulle isole greche, in gran parte da Siria, Afghanistan e Iraq. Metà di loro arriva sull’isola di Lesbo, da cui parte poi per il continente dopo le registrazioni. Attualmente, sull’isola ci sono tra 2.200 e 2.500 persone in attesa. Il centro di controllo di Moria ospita più di un migliaio di rifugiati, mentre è allestito per 410. Per rispondere alle sfide poste dal gran numero migranti, l’Unhcr chiede che personale e risorse dei servizi statali e delle organizzazioni siano rafforzati, così come il sostegno alle comunità che vivono sulle isole. Da parte sua, aggiunge, sta rafforzando la propria presenza e le proprie attività in Grecia e Italia meridionale.

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