Washington (Usa), 20 mag. (LaPresse/Reuters) – Osama bin Laden aveva come obiettivo fisso quello di attaccare gli Stati Uniti, facendo quindi continua pressione sui rami di al-Qaeda perché cambiassero le proprie politiche in modo da potersi concentrare su quella causa. È quanto emerge dai documenti che gli Stati Uniti hanno ritrovato nel nascondiglio di Bin Laden ad Abbottabad in Pakistan, dove fu ucciso nel maggio 2011, pubblicati oggi. Vi si trovano dettagli su presunti negoziati tra al-Qaeda, i talebani in Pakistan e rappresentanti dell’intelligence pakistana, oltre a quella che sembra una candidatura di lavoro per al-Qaeda.
In una lettera del 2010 si legge che Bin Laden fece pressione su al-Qaeda in Yemen, tra gli affiliati più forti e attivi, perché facesse pace con il governo e si concentrasse così sugli Stati Uniti. Secondo Bin Laden, al-Qaeda nella penisola araba (Aqap) avrebbe dovuto firmare una tregua con le autorità yemenite, oppure trovare una nicchia tranquilla da cui “concentrarsi sull’America”. Secondo una parte della lettera, da parte di un associato che si firmò Atiyyah, “l’obiettivo è concentnrarsi sul colpire all’interno dell’America e dei suoi interessi all’estero, specialmente nei Paesi produttori di petrolio, per smuovere l’opinione pubblica e costringere gli Usa a ritirarsi da Afghanistan e Iraq”.
In una lettera del 2010 si legge che Bin Laden fece pressione su al-Qaeda in Yemen, tra gli affiliati più forti e attivi, perché facesse pace con il governo e si concentrasse così sugli Stati Uniti. Secondo Bin Laden, al-Qaeda nella penisola araba (Aqap) avrebbe dovuto firmare una tregua con le autorità yemenite, oppure trovare una nicchia tranquilla da cui “concentrarsi sull’America”. Secondo una parte della lettera, da parte di un associato che si firmò Atiyyah, “l’obiettivo è concentnrarsi sul colpire all’interno dell’America e dei suoi interessi all’estero, specialmente nei Paesi produttori di petrolio, per smuovere l’opinione pubblica e costringere gli Usa a ritirarsi da Afghanistan e Iraq”.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

