Islamabad (Pakistan), 13 mag. (LaPresse/EFE) – Circa 10 uomini armati a bordo di motociclette hanno aperto il fuoco contro un autobus che trasportava membri della minoranza sciita nella città di Karachi, nel sud del Pakistan, e il bilancio è di almeno 41 morti. Lo riferisce a Efe un responsabile della polizia di Karachi, Afzal Nadeem Dogar, precisando che le vittime sono 25 uomini e 16 donne e che ci sono anche 25 feriti, tra cui diversi bambini.

ATTACCO SETTARIO CONTRO MINORANZA SCIITA. L’autobus “si stava dirigendo verso un centro della comunità ismailita”, che appartiene al ramo sciita dell’islam, spiega il responsabile di polizia, aggiungendo che “si tratta di un attacco di carattere settario”. Secondo una fonte di polizia citata dal quotidiano pakistano Express Tribune, l’autobus poteva trasportare 52 passeggeri ma in realtà era sovraccarico. I feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini, dove è stata dichiarata una situazione di emergenza.

IL RACCONTO DEI TESTIMONI. Secondo quanto emerge dal racconto di testimoni, citati dai media locali, prima gli assalitori hanno circondato l’autobus aprendo il fuoco e poi alcuni dei terroristi sono entrati nel veicolo per uccidere le persone che erano ancora rimaste in vita.

IL PREMIER SHARIF CONDANNA. Il premier Nawaz Sharif ha condannato l’attacco, annunciando un’indagine e porgendo le condoglianze ai familiari delle vittime. Quest’anno numerosi attentati hanno preso di mira moschee sciite. Fra queste una a Shikarpur, sempre nel sud del Pakistan, in cui 55 persone sono morte e altre 50 circa sono rimaste ferite.

GLI ATTACHI SETTARI PIU’ GRAVI DEGLI ULTIMI ANNI. Gli attentati di carattere settario in Pakistan, soprattutto contro la minoranza sciita che rappresenta circa il 20% della popolazione, sono aumentati negli ultimi anni, con l’inasprirsi della violenza terrorista da fine 2012. A giugno 2013 un attentato vicino a un centro di preghiera a Quetta, nell’ovest del Pakistan, ha provocato 30 morti e 60 feriti, mentre all’inizio del 2014 tre massacri in quartieri sciiti di Quetta e Karachi hanno causato oltre 250 morti.

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