Zagabria (Croazia), 3 apr. (LaPresse/EFE) – Utilizzando artigli di aquila l’uomo di Neanderthal creò 130mila anni fa i primi gioielli, molto prima della comparsa dell’Homo sapiens. È la sorprendente scoperta dell’antropologa croata Davorka Radovcic, il cui lavoro è stato diffuso dalla rivista scientifica PLoS One.

“Finora si credeva che i gioielli più antichi, trovati in Israele e nel sud dell’Africa, risalissero a circa 100mila anni fa, ma ora questa soglia si sposta indietro di circa 20-30mila anni”, ha spiegato all’agenzia EFE la giovane scienziata. “La cosa ancora più importante” è che “il fenomeno è ora associato agli uomini di Neanderthal”, ha spiegato Radovcic, che lavora al Museo di storia naturale della Croazia. Alcuni segni su artigli di aquila di mare dimostrano che furono legati e utilizzati come collane, bracciali o altri ornamenti simili. Si tratta di fossili di artigli trovati 115 anni fa in uno dei principali siti dell’uomo di Neanderthal nella cava di Husnjakovo, nel nord della Croazia.

Alcuni esperti sostenevano che l’uomo di Neanderthal, spesso immaginato con atteggiamenti animali e di scarsa intelligenza, non avesse le capacità simboliche necessarie a sviluppare gioielli. “Il ritrovamento di questo ornamento – ha detto Radovcic – mostra un certo livello di conoscenza astratta e indica la possibilità di conoscenza di simboli, segni e linguaggio”.

“Quello che ha catturato la mia attenzione – ha spiegato la scienziata – è stato il fatto che ho notato delle incisioni antropiche, opera di mani umane, sugli artigli dell’aquila”. Radovcic ha di seguito riunito un gruppo di esperti, che hanno analizzato tutti i fossili di uccelli trovati nella cava di Husnjakovo. Studi recenti hanno indicato che gli uomini di Neanderthal seppellivano i loro morti, svilupparono una tecnica avanzata di produzione di utensili di pietra e possibilmente usavano qualche tipo di linguaggio per comunicare.

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