Ginevra (Svizzera), 6 mar. (LaPresse/Reuters) – Edward Snowden, la talpa del caso Nsa, ha lanciato pubblicamente un appello alla Svizzera affinché gli conceda asilo, dicendo che gli piacerebbe tornare a vivere a Ginevra, dove una volta lavorava sotto copertura per la Central Intelligence Agency. Snowden, ricercato da Washington per avere rivelato dettagli dei massicci programmi di sorveglianza degli Stati Uniti, ha parlato da Mosca in videocollegamento con l’International Film Festival and Forum on Human Rights di Ginevra giovedì sera dopo la proiezione del film ‘Citizenfour’, vincitore agli Oscar come miglior documentario.
“Mi piacerebbe tornare in Svizzera, alcuni dei miei ricordi preferiti sono a Ginevra, è un posto magnifico”, ha detto Snowden. Poi ha aggiunto: “Penso che la Svizzera sarebbe una grande opzione politica perché ha una storia di neutralità”. Inoltre ha riferito di avere chiesto asilo a 21 Paesi, “la maggior parte nell’Europa centrale e occidentale”, dopo che gli Stati Uniti gli hanno cancellato il passaporto e gli è stato impedito di andare in Ecuador. “Sfortunatamente nessun Paese ha detto sì”, ha aggiunto, attribuendone la responsabilità alla “interferenza politica” da parte dell’amministrazione Obama. In base alle attuali leggi svizzere, un soggetto per chiedere asilo deve già trovarsi sul territorio della Svizzera. Snowden invece attualmente si trova in Russia.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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