Atene (Grecia), 18 feb. (LaPresse/Reuters) – Il governo della Grecia ha pubblicato dei documenti in cui vengono descritte le condizioni che Atene considera accettabili per il prolungamento del prestito internazionale a suo favore. Si tratta di un file con le proposte avanzate dal ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis negli incontri dell’Eurogruppo dei giorni scorsi. La scelta senza precedenti di pubblicare le carte sembra mirata a placare le critiche di chi accusa Atene di essersi presentata impreparata e senza i numeri necessari a sostenere le sue proposte.
I documenti mostrano che Atene, per risolvere la questione, è disposta a una linea più flessibile di quanto si pensi considerando i duri toni anti-austerità mantenuti sia in campagna elettorale che dopo le elezioni. Per esempio Atene promette ai partner della zona euro di non far deragliare il bilancio e di non spingere per un ‘haircut’ del valore del suo debito, come aveva invece chiesto inizialmente. Tuttavia ieri il premier Alexis Tsipras ha annunciato che da giovedì il governo presenterà in Parlamento le leggi promesse in campagna elettorale, come quella contro gli sfratti e la riforma del lavoro, lasciando così intendere che non accetta ultimatum e vuole mantenere la pressione alta sui partner.
Di seguito i punti proposti da Varoufakis secondo quanto emerge dai documenti pubblicati.
– Atene vuole l’estensione del prestito per un periodo di interim, di durata compresa fra tre e sei mesi, in cui creare un “terreno comune” e poi ridiscutere i termini del prestito.
– Atene suggerisce il trasferimento diretto al Fondo monetario internazionale (Fmi) di 1,9 miliardi di euro provenienti dai profitti dei bond greci detenuti dalla Banca centrale europea (Bce).
– In cambio della restituzione dei profitti della Bce e di altre misure per la risoluzione dei problemi di liquidità a breve termine, Atene offre di: a) rispettare le condizioni dell’accordo sul prestito o ‘loan agreement’ b) non compiere alcuna azione che faccia deragliare il bilancio c) non compiere alcuna azione per un haircut del valore dei prestiti.
– Atene è disposta a chiedere consiglio ai partner prima di legiferare sull’accumulo di morosità dei contribuenti e sui prestiti non performanti detenuti dalle banche.
– Atene chiede ai partner di accettare che nel periodo di interim non ci siano misure che possano essere considerate “recessive”, come tagli alle pensioni e aumenti alle tasse.
– Atene ritiene che i finanziamenti a breve termine e le condizionalità siano “questioni tecniche” che possono essere “risolte in un giorno o due, finché sarà presente la volontà politica”.
– Atene si impegna a usare il periodo di interim per sciogliere il “nodo gordiano” della burocrazia, per riformare i sistemi tributario, giudiziario e dei media e per smantellare i cartelli.
– Atene afferma che il governo è “pronto e disponibile” a richiedere un’estensione del proprio accordo per il prestito fino alla fine di agosto o “per qualunque durata l’Eurogruppo ritenga giusta”.
– Atene accetterà un numero di “condizionalità ragionevoli per la durata di questo periodo” e si impegnerà per una “piena revisione” da parte della Commissione europea al termine del periodo di interim.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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