Gerusalemme, 28 gen. (LaPresse/Reuters) – L’aviazione israeliana ha colpito alcune postazioni dell’artiglieria siriana in risposta agli almeno due razzi che ieri hanno raggiunto dalla Siria le Alture del Golan. Lo riferisce l’esercito di Israele. Il raid aereo che ha preso di mira zone sotto il controllo del presidente siriano Bashar Assad manda un chiaro messaggio, ha detto il ministro israeliano della Difesa, Moshe Yaalon: “Non tollereremo nessuno sparo contro il territorio israeliano né violazione della nostra sovranità e risponderemo in modo energico e con determinazione”, ha detto. L’incidente di ieri, al quale l’esercito israeliano aveva già risposto con colpi di artiglieria, aveva costretto lo Stato ebraico a evacuare la località sciistica sul monte Hermon, che si trova proprio sulle Alture del Golan, ma un funzionario riferisce che oggi le attività erano riprese.

Queste nuove tensioni giungono a 10 giorni da un altro incidente, quello del 18 gennaio, quando un attacco aereo di Israele in Siria, vicino al Golan, aveva colpito un convoglio di Hezbollah uccidendo diversi guerriglieri del gruppo libanese e anche un generale della Guardia rivoluzionaria dell’Iran, Mohammed Allahdadi. Fra i membri di Hezbollah uccisi c’erano un comandante e il figlio dell’ex leader militare del gruppo, Imad Moughniyeh. Sia le Guardie rivoluzionarie iraniane, sia il gruppo libanese Hezbollah che è sostenuto da Teheran e nel 2006 ha combattuto una guerra di 34 giorni contro Israele, avevano promesso vendetta per i morti. Dopo quell’episodio soldati e civili nel nord di Israele e nelle Alture del Golan hanno inalzato l’allerta e lo Stato ebraico ha dispiegato un’unità dell’Iron Dome, intercettore di razzi, vicino al confine con la Siria. Israele ha sottratto il controllo del Golan alla Siria nella guerra del 1967. Durante i quattro anni di guerra civile in Siria colpi di mortaio e razzi hanno colpito le Alture diverse volte.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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