Nuova Delhi (India), 20 gen. (LaPresse) – La Corte suprema indiana ha annullato la condanna all’ergastolo nei confronti degli italiani Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, detenuti dal 2010 a Varanasi, con l’accusa di aver ucciso l’amico e compagno di viaggio Francesco Montis. Lo conferma a LaPresse l’ambasciata italiana a Nuova Delhi. Al momento della sentenza l’ambasciatore italiano Daniele Mancini era presente in aula. I due ragazzi, che si sono sempre proclamati innocenti, erano accusati di ‘delitto passionale’ ma il processo è stato circondato da una serie di dubbi e stranezze giudiziarie. Il movente, ad esempio, è stato definito dallo stesso giudice nella sentenza di condanna “non dimostrabile per insufficienza di prove”.

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