Ginevra (Svizzera), 7 gen. (LaPresse/Reuters) – I siriani hanno superato gli afghani diventando il più grande gruppo di rifugiati nel mondo, oltre ai palestinesi. Lo ha fatto sapere in una nota l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), precisando che a metà del 2014 c’erano oltre 3 milioni di profughi siriani in più di 100 Paesi nel mondo. Quasi uno su quattro dei 13 milioni di rifugiati che ricevono aiuti dall’Unhcr è siriano; si tratta del dato più alto registrato dal 1996. Circa 5 milioni di profughi palestinesi ricevono aiuti da un’agenzia separata, l’Unrwa. Con 257 rifugiati per ogni mille abitanti, il Libano resta il Paese con la più alta densità di profughi nel mondo, ha fatto sapere l’Unhcr, aggiungendo che al secondo posto si è piazzata la Giordania.
Almeno 200mila persone sono morte e la metà della popolazione siriana è rimasta sfollata dall’inizio del conflitto a marzo del 2011. In tutto il mondo nei primi sei mesi del 2014 circa 5,5 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case e circa 1,4 milioni di loro sono fuggite all’estero. Il Medioriente e l’Africa del Nord sono diventate le principali regioni di origine dei rifugiati, superando l’Asia e la zona del Pacifico. Quasi 3.500 migranti, si legge infine nel comunicato dell’Unhcr, sono morti l’anno scorso mentre cercavano di raggiungere l’Europa.
Intanto ieri l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha confermato in un rapporto sottoposto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite che il governo siriano ha usato più volte gas di cloro contro i propri cittadini. Le prove illustrate nel documento confermano le accuse formulate nei due precedenti rapporti dell’Opac.
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