Peshawar (Pakistan), 16 dic. (LaPresse) – Strage in una scuola pubblica a Peshawar, in Pakistan. Sono 141 i morti in totale e 124 i feriti. Fra i deceduti almeno 120 sono bambini e ragazzini tra i 6 e i 16 anni. L’ attentato è stato compiuto da 9 kamikaze talebani, tutti uccisi, secondo quanto riportano i media locali. L’azione terroristica è durata diverse ore e nella scuola sono intervenuti i commando dell’esercito mentre l’istituto era sorvolato dagli elicotteri militari.

COMPLESSO SCOLASTICO CHE FA CAPO ALL’ESERCITO. TALEBANI: “SENTANO IL NOSTRO STESSO DOLORE”. La scuola fa parte del sistema di istituti pubblici e atenei che fanno capo all’esercito, un sistema diffuso in tutto il Paese. I talebani hanno rivendicato la strage, spiegando di aver colpito proprio una scuola perché “l’esercito colpisce le nostre famiglie e noi vogliamo – hanno detto – che sentano il nostro dolore”.

“SONO ENTRATI SPARANDO SU TUTTI”. “Oggi – racconta uno studente rimasto ferito, parlando con i cronisti da una barella in ospedale – avevamo un esame di chimica. Appena ho finito, mentre ero seduto nel laboratorio, è iniziata la sparatoria. Sono entrati dei militanti e hanno aperto il fuoco su tutti gli studenti. E’ morto un bambino di due anni che qualcuno aveva portato con sé a scuola”.


LA TELEFONATA E LA CORSA A SCUOLA. “I miei figli – racconta Ejaz Mohammad, il padre di due studenti – erano qui stamattina quando i talebani hanno colpito. Ho ricevuto una telefonata che ci avvisava di quello che era successo. Sono corso qui. Uno dei miei figli è uscito sano e salvo, l’altro è ancora dentro. Non ho informazioni, i miei parenti stanno controllando se per caso non l’abbiamo già portato in qualche ospedale. Ma finora non lo abbiamo trovato, né vivo né morto”.

TRE GIORNI DI LUTTO NAZIONALE. Il primo ministro pakistano Nawaz Sharif, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, e sta seguendo personalmente le operazioni militari da Peshawar. Misure di sicurezza speciali sono state adottate nella capitale Islamabad.

LE REAZIONI DAL MONDO. La notizia ha scosso il mondo. “La notizia dal Pakistan è profondamente scioccante. È orribile che dei bambini siano stati uccisi solo perché andavano a scuola”, ha scritto su Twitter il premier britannico, David Cameron. Anche il premier Matteo Renzi ha subito commentato la notizia sul social network. “Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile. Il mondo deve reagire all’orrore”. “Il mio cuore è con tutti quelli che oggi hanno perso i loro cari”, ha scritto per parte sua il premier indiano Narendra Modi. Il presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, su Twitter ha scritto: “Condanno con forza l’attacco folle codardo a una scuola” di Peshawar. “Chiedo pazienza e forza ad Allah per le famiglie delle vittime. L’uccisione di bambini innocenti è contraria all’Islam”.

“Colpendo studenti e insegnanti in questo odioso attacco, i terroristi hanno ancora una volta mostrato la loro depravazione. Siamo dalla parte del popolo del Pakistan e ribadiamo l’impegno degli Stati Uniti a sostenere il governo del Pakistan nei suoi sforzi per combattere il terrorismo e l’estremismo e per promuovere la pace e la stabilità nella regione”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una nota diffusa dalla Casa Bianca. “Gli Stati Uniti condannano nei termini più duri possibili l’orrendo attacco di oggi contro una scuola militare a Peshawar, in Pakistan. I nostri cuori e le nostre preghiere vanno alle vittime, alle loro famiglie, ai loro cari”, prosegue la nota.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata