Kabul (Afghanistan), 6 dic. (LaPresse/AP) – Gli afghani riusciranno con successo a sconfiggere l’aumento di attacchi dei talebani nella capitale e a stabilizzare il Paese. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Chuck Hagel, che è arrivato a Kabul in una visita non annunciata. È probabilmente la sua ultima visita come capo del Pentagono, dopo che ha presentato le dimissioni il 24 novembre. Ieri il presidente Barack Obama ha annunciato che nominerà Ashton Carter come suo successore. Incontrerà il presidente Ashraf Ghani e il primo amministratore delegato Abdullah Abdullah.
Parlando con i giornalisti sul volo che lo trasportava da Washington, Hagel è stato decisamente ottimista sulle prospettive di stabilità di lungo periodo nel Paese. Ha ricordato quando arrivò a Kabul nel 2002, in qualità di senatore repubblicano del Nebraska, membro di una delegazione del Congresso. La situazione, ha raccontato, era così pericolosa che il gruppo di deputati dovette arrivare nella notte e andarsene prima dell’alba. I talebani, cacciati dal potere nel 2001, hanno gradualmente riacquistato forza dopo che gli Stati Uniti hanno concentrato il loro impegno sull’Iraq nel 2003 e nel 2008 gli stessi Usa hanno ammesso che la situazione era in stallo. Ora, al suo quarto viaggio nel Paese come segretario alla Difesa, Hagel dice che non sarebbe sorpreso se gli estremisti fossero nuovamente in grado di lanciare violenti attacchi a Kabul.
Il 31 dicembre di quest’anno terminerà la missione Isaf nel Paese. “Continueranno ad esserci sacche di insorgenza dei talebani, ha affermato, ed è prevedibile che faranno tutto il possibile per destabilizzare” il nuovo governo afghano, sotto Ghani e Abdullah. Tuttavia, ha puntualizzato, sinora hanno fallito ed è improbabile che riescano: “Ho fiducia nel fatto che le forze di sicurezza afghane continueranno a vincere queste sfide”. Hagel ha poi spiegato di voler discutere la situazione della sicurezza di Kabul con Ghani e Abdullah, così come dei modi per migliorarla. Ha definito come ragione principale della sua visita la volontà di rafforzare il sostegno al nuovo governo, ribadire l’impegno americano di lungo termine e ringraziare i soldati Usa.
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