Chisinau (Moldavia), 1 dic. (LaPresse/AP) – Partiti pro Ue in vantaggio nelle elezioni parlamentari che si sono tenute ieri in Moldavia. Secondo i risultati parziali, con l’87,7% dei voti conteggiati i partiti filoeuropei sono in testa con il 44,4% dei voti cotro il 39,5% dei partiti pro Russia. Il Parlamento è composto da 101 membri e la soglia di sbarramento per entrarvi è del 6%. La Moldavia sembra dunque preferire un avvicinamento all’Europa piuttosto che un ritorno alla sfera di influenza di Mosca e il voto di ieri assume un significato ancora più ampio visto che giunge nel periodo di crisi che coinvolge la vicina Ucraina. Sia la Moldavia, sia l’Ucraina hanno delle parti filorusse nel proprio territorio orientale.

Risultato a sorpresa quello riportato dal Partito socialista, fortemente filorusso, che è risultato il primo partito con il 21,6% dei voti. Al secondo posto il Partito liberaldemocratico, che vuole l’adesione all’Ue. “La Moldavia deve rimanere uno Stato indipendente e non diventare uno Stato vassallo”, ha detto il suo leader Vlad Filat alludendo alla Russia. Secondo gli analisti, i socialisti hanno ottennuto un risultato migliore del previsto perchè un giorno prima delle elezioni la principale Corte del Paese aveva impedito di correre a un altro partito filorusso, Patria, perché avrebbe ricevuto finanziamenti stranieri illegali.

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