Baghdad (Iraq), 23 nov. (LaPresse/AP) – Il premier iracheno Haider al-Abadi ha ordinato più sostegno aereo e armi sia per i soldati che per i miliziani sunniti che si battono contro i militanti dello Stato islamico nella provincia di Anbar (ex Isil). Gli Stati Uniti e il governo iracheno lavorano per convincere i membri delle tribù sunnite a sostenere la lotta, proponendo di istituire un programma di guardia nazionale che includa armare e pagare membri delle tribù locali leali. Il Pentagono ha in programma di comprare una serie di armi per i membri delle tribù irachene, inclusi 5mila AK-47, 50 lancia granate, 12mila granate e 50 mortai da 82mm.

La fornitura di armi è descritta in un documento che verrà inviato al Congresso per l’approvazione. Il costo stimato per equipaggiare una forza iniziale basata ad Anbar di combattenti locali è di 18,5 milioni di dollari, parte della richiesta da 1,6 miliardi di dollari al Congresso che include armare ed addestrare forze irachene e curde. “Non equipaggiare queste forze significa un’opposizione meno efficace per contrastare lo Stato islamico e la sua capacità di ottenere il sostegno necessario per controllare efficacemente le zone che controlla”, si legge nel documento.

I combattenti dello Stato islamico hanno già ucciso diversi uomini della tribù al-Bu Fahd, che sta prendendo parte alla lotta contro di loro. I militanti hanno anche ucciso oltre 200 uomini, donne e bambini della tribù sunnita Al Bu Nimr di Anbar nelle ultime settimane, apparentemente per vendetta dopo che la tribù ha preso le parti delle forze della sicurezza irachena e in passato delle forze statunitensi.

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