Gerusalemme, 2 nov. (LaPresse/AP) – Israele non cambierà gli accordi sulle modalità di culto alla Spianata delle moschee, o Monte del tempio. Lo ha promesso il primo ministro Banjamin Netanyahu, facendo appello alla calma dopo le ultime tensioni sorte a Gerusalemme. “Fin dai giorni di Abramo – ha detto il premier – il Monte del tempio è stato il sito più sacro per il nostro popolo” ed è anche “il chilometro più sensibile della Terra. Oltre alla posizione sui nostri diritti, siamo determinati a mantenere lo status quo per tutte le religioni”.

La scorsa settimana un uomo palestinese armato ha sparato al rabbino nazionalista Yehuda Glick, ferendolo gravemente, e il governo israeliano ha accusato il presidente palestinese Mahmoud Abbas, che ha chiesto di impedire agli ebrei di accedere al luogo sacro, di incitare alla violenza. “È molto facile – ha proseguito Netanyahu – innescare un fuoco religioso, ma è molto più difficile estinguerlo”. Questa mattina Moshe Feiglin, parlamentare del Likud, il partito del premier, si è recato sul posto, senza però causare incidenti.

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