Ouagadougou (Burkina Faso), 2 nov. (LaPresse/AP) – L’esercito ha dispiegato veicoli blindati lungo tutti i viali che nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, portano alla sede della televisione e della radio nazionali. Poco prima, hanno riferito testimoni, vicino alla sede delle emittenti erano stati uditi spari di arma da fuoco. È accaduto mentre Saran Sereme, esponente dell’opposizione, tentava di annunciare l’autoproclamazione come presidente ad interim del Paese, davanti a centinaia di sostenitori. È stata bloccata dall’arrivo del generale dell’esercito Kwame Lougue, arrivato sul posto ed entrato senza parlare con i giornalisti che attendevano l’annuncio.
Secondo alcuni testimoni, gli spari sono stati esplosi come avvertimento allo scopo di disperdere la folla. Il Burkina Faso è nel caos dopo che il presidente Blaise Compaoré è stato costretto a dimettersi e che ieri il colonnello Isaac Zida, numero due della guardia presidenziale, ha annunciato di aver assunto il potere per un periodo di transizione. Zida ha invalidato quanto affermato il giorno precedente dal capo dell’esercito, Naberé Honoré Traoré, che a sua volta si era proclamato alla guida del Paese.
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