Montevideo (Uruguay), 25 ott. (LaPresse/AP) – Si tengono domani in Uruguay le elezioni presidenziali e legislative, che determineranno il successore di José ‘Pepe’ Mujica, il capo di Stato divenuto celebre in tutto il mondo per il suo stile di vita sobrio e le sue importanti riforme a favore dei matrimoni gay e la legalizzazione della marijuana. Secondo i sondaggi, nessuno dei rappresentanti dei due partiti più accreditati otterrà il 50% necessario a evitare il sondaggio (che si terrà eventualmente il 30 novembre).

I CANDIDATI. Secondo un sondaggio realizzato tra il 4 e il 19 ottobre, il Fronte ampio, coalizione di centrosinistra, comunisti ed ex leader della guerriglia, ha il 44% delle preferenze. Il suo candidato Tabaré Vazquez, 74 anni, è già stato presidente tra il 2005 e il 2010. Segue il Partito nazionale con il 32%, che ha come frontman Luis Alberto Lacalle Pou, 41 anni, figlio dell’ex capo di Stato Luis Alberto Lacalle. Al 15% si attesta il Partito Colorado, del 54enne Pedro Bordaberry, a sua volta figlio di un ex capo di Stato, il dittatore Juan María Bordaberry. La legge impedisce al presidente uscente Mujica di correre per una altro mandato.

SUCCESSI DI MUJICA, OBIETTIVI DA RINCORRERE. Mujica rimane molto popolare, dopo aver guidato il Paese in un periodo che ha visto l’economia crescere e gli stipendi aumentare. Ma i critici sostengono che il presidente non abbia fatto abbastanza per l’educazione, la sicurezza e la protezione ambientale. “Una parte della società ha cambiato atteggiamento e sembra chiedere nuove idee alla leadership politica”, afferma Daniel Chasquetti, esperto di scienze politiche alla Universidad de la Republica di Montevideo. Pur riconoscendo i risultati di Mujica in ambito economico, la campagna elettorale di Lacalle Pou si è concentrata soprattutto sulla lotta al crimine e sull’educazione. “Il popolo – spiega Adriana Raga, analista della compagnia Cifra – è soddisfatta della situazione economica e in gran parte sostiene la gestione di Mujica. Ma ci sono anche stati due governi consecutivi del Fronte ampio e molte questioni non sono state risolte, tra cui la sicurezza pubblica e l’educazione”.

Il tasso di crimine crescente ha sollevato preoccupazione nei Paese sudamericano, dove vivono 3,2 milioni di cittadini. Per quanto riguarda l’educazione, gli studenti dell’Uruguay si dimostrano tra i peggiori al mondo in materie come matematica, scienze e comprensione della lettura. Lacalle Pou ha promesso tra le altre cose di cercare di modificare la legge che ha permesso la creazione del primo mercato nazionale per la marijuana legale. Il candidato vorrebbe permettere ai consumatori di coltivare le piante per uso personale, ma mettendo fine al ruolo statale nella produzione. Al vaglio al voto anche la proposta di riformare la Costituzione per permettere di abbassare l’età a cui una persona possa essere perseguita penalmente, dai 18 ai 16 anni.

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