Pechino (Cina), 24 ott. (LaPresse/Xinhua) – La Cina è un “mercato chiave” per Apple e la speranza della compagnia è di riuscire ad adattarsi al Paese. Lo ha detto l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, in un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia di stampa cinese Xinhua prima di chiudere la sua visita di quattro giorni nel Paese. Cook ha aggiunto che la società intende aumentare il numero di Apple Store nel Paese, portandoli da 15 a 40 nel giro di due anni. Mercoledì Cook ha incontrato il vice primo ministro cinese Ma Kai, discutendo con lui una serie di argomenti fra cui la privacy e la sicurezza. Il ceo di Apple ha definito il vice premier “molto aperto”, “appassionante” e “notevole”, ma non ha voluto scendere nei dettagli. Sempre mercoledì, Cook ha fatto una rapida visita alla fabbrica della Foxconn a Zhengzhou, nella provincia centrale di Henan.

Alcuni siti di informazione hanno interpretato la visita di Cook nello stabilimento come un incoraggiamento di Apple a produrre un maggior numero di iPhone 6 a favore del mercato cinese. Il nuovo smartphone di Apple è stato presentato il 9 settembre e, nelle prime 24 ore della campagna di pre-ordinazione, le prenotazioni hanno oltrepassato i quattro milioni, ben oltre le previsioni della compagnia. Tuttavia in Cina la distribuzione dell’iPhone 6 è stata ritardata al 17 ottobre, poiché il ministero dell’Industria e dell’informatica non ha emesso entro la scadenza del 30 settembre una licenza di accesso ai network. Il ritardo ha creato ancora più attesa per il nuovo smartphone, con la compagnia di telecomunicazioni China Unicom che ha totalizzato oltre 600mila prenotazioni in due ore dopo avere aperto le ordinazioni. Cook non ha rivelato gli ultimi dati di vendita degli iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma ha detto di essere “molto contento di come stanno andando le cose”. I risultati di Apple del terzo trimestre hanno mostrato un calo nel mercato cinese, favorito dal ritardo nell’uscita del nuovo iPhone e dalla scarsezza di scorte.

Ma Cook non punta solo sugli iPhone. Anche prima della visita in Cina e ben prima della loro disponibilità nel Paese, il ceo ha spinto sul sistema di pagamento Apple Pay e sull’Apple Watch. “Vogliamo portare Apple Pay in Cina. Sono convinto che ci saranno abbastanza persone che lo vogliono usare, sarà un successo”, ha detto Cook, aggiungendo che però vuole capire i passi necessari per portare il sistema in Cina prima di contattare banche e commercianti. “La Cina è davvero un mercato chiave per noi. Tutto ciò che facciamo verrà portato anche qui. Apple Pay è in cima alla lista”, ha detto il ceo nominato da Steve Jobs come suo successore.

Per quanto riguarda l’Apple Watch, invece, Cook ha dichiarato di ritenere “enorme” il potenziale del dispositivo, poiché è così ricco di possibilità che nemmeno le stesse persone che ad Apple lo hanno progettato per tre anni le conoscono tutte. “Ci chiederemo come abbiamo fatto a vivere senza”, ha detto Cook nell’intervista. “Questo è il vero test per un grande prodotto: chiedersi come si vivrebbe senza. Penso che ciò accadrà anche con l’Apple Watch”, ha affermato Cook. L’amministratore delegato ha infine dichiarato di non sentirsi minacciato dalle voci che vorrebbero Microsoft in procinto di presentare il proprio smartwatch. Cook ha dichiarato di accettare la competizione e di essere fiducioso che Apple realizzi i migliori prodotti che i clienti possono comprare.

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